Elezioni provinciali

Il mondo sociale ai candidati per le provinciali: «solo un Alto Adige sociale può avere un futuro inclusivo»

Le associazioni si rivolgono ai candidati con delle proposte concrete per intercettare e riconoscere i bisogni delle persone, sia nelle aree urbane sia in quelle periferiche



BOLZANO. I dirigenti di 9 organizzazioni no‐profit altoatesine si battono, in vista delle elezioni provinciali, per una rete sociale capillare. Perché solo un Alto Adige sociale può avere un futuro in cui tutti possano sentirsi inclusi, è stato detto.

Le associazioni hanno elaborato un manifesto che "delinea la direzione in cui si vorrebbe sviluppare il nostro territorio in termini di politica sociale". I temi centrali e le richieste più importanti sono: "Tutela socio‐sanitaria ‐ per tutti", per supportare le persone in modo congruo ai loro bisogni; "Lavoro ‐ per tutti", con una retribuzione adeguata; "Istruzione e formazione ‐ per tutti" con pari opportunità di sviluppo e "Abitare ‐ per tutti", perché tutti possano permettersi una casa.

Nella presa di posizione, le organizzazioni avanzano proposte concrete indicando il proprio contributo. Ad esempio, Caritas Diocesi di Bolzano‐Bressanone, Federazione per il Sociale e la Sanità, KVW - Katholischer Verband der Werktätigen, La Strada ‐ Der Weg, Lebenshilfe, la cooperativa sociale EOS, Südtiroler Kinderdorf, l'Associazione Hands e il Gruppo Volontarius chiedono un sistema socio‐sanitario capace di intercettare e riconoscere i bisogni delle persone, sia nelle aree urbane sia in quelle periferiche.

"Ciò significa fornire un maggior supporto ai familiari care givers e agli assistenti domiciliari, aumentando i servizi ambulatoriali e semi‐residenziali vicino a casa, attraverso offerte di sostegno mirate". Le organizzazioni sociali chiedono anche di sostenere finanziariamente più a lungo coloro che assistono i familiari. 













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