ambiente

In marcia contro i pesticidi a Caldaro: «No alla monocoltura delle mele, sì al biologico»

Una cinquantina di persone all’appuntamento delle associazioni ambientaliste altoatesine e trentine con la Flai Cgil e i gruppi di acquisto solidale 



BOLZANO. Erano una cinquantina, un po' meno degli anni scorsi, i partecipanti alla tradizionale marcia contro i pesticidi del 1° maggio lungo il lago di Caldaro. Presenti i rappresentanti di 15 associazioni ambientaliste dell'Alto Adige e del Trentino, il sindacato Flai Cgil, gruppi di acquisto solidale e semplici cittadini. Durante il percorso alcuni turisti hanno espresso sostegno all'iniziativa. 

«La manifestazione è andata bene – dicono i promotori – anche quest'anno siamo riusciti a dare il nostro messaggio rivolto agli agricoltori, alla politica e ai consumatori:  in alternativa alla monocoltura delle mele, che utilizza tante sostanze chimiche, alcune delle quali nocive e tossiche,  chiediamo un’agricoltura biologica e con diverse varietà di prodotti, più rispettosa e sostenibile per la salute delle persone e l'ambiente».













Altre notizie

Attualità