Lavoro

Istituto promozione lavoratori: “Tiepido ottimismo, per il 2024 prevista una crescita economica dell'1 per cento”

Il clima di moderata fiducia tra i lavoratori deriva dal miglioramento di tutti e sette gli indicatori presi in esame che mostrano un miglioramento rispetto al 2023. Ma alcuni tra questi, durante il corso dello scorso anno erano scesi ai minimi storici



BOLZANO. C'è un "tiepido ottimismo" tra i lavoratori dipendenti altoatesini per il 2024. Lo afferma l'Istituto promozione lavoratori che, però, lancia un campanello d'allarme alla luce della "frenata del credito". Il clima di moderata fiducia tra i lavoratori deriva dal miglioramento di tutti e sette gli indicatori presi in esame che mostrano un miglioramento rispetto al 2023. Va tuttavia notato come tre di questi ("capacità di arrivare a fine mese", "capacità di risparmio", "situazione finanziaria della famiglia") durante il corso dello scorso anno fossero scesi ai minimi storici.

"Questo significa che non si può assolutamente parlare di un netto miglioramento del clima tra i lavoratori - precisa la ricercatrice Ipl, Maria Elena Iarossi - ma piuttosto di una normalizzazione". Segnali allarmanti giungono, però, dal mercato del credito. Secondo i dati della Banca d'Italia, sottolinea il direttore Ipl, Stefan Perini, "nella seconda metà dello scorso anno, la dinamica del credito è rallentata bruscamente: a novembre 2023, infatti, il volume dei crediti risultava inferiore del 2,3% rispetto al livello rilevato dodici mesi prima, mentre per le aziende più grandi era sceso addirittura del 6,4%". In particolare, mentre i prestiti alle famiglie sono diminuiti solo di poco (meno 1,1%), quelli alle imprese con più di 20 dipendenti sono letteralmente crollati (meno 6,4%). Il rallentamento dell'economia si manifesta non solo sul mercato del credito, ma anche sul commercio estero: nel terzo trimestre del 2023 sia le esportazioni che le importazioni sono calate. Tuttavia, il bilancio dei primi nove mesi rimane ancora leggermente positivo. L'Ipl segnala, in ogni modo, "numerosi i fattori favorevoli per l'economia altoatesina nel 2024". Tra questi, spiccano "una leggera crescita economica nei principali Paesi europei di riferimento (Germania e Italia), un nuovo governo provinciale dopo mesi di 'stagnazione politica', la solidità del mercato del lavoro e la piena occupazione come elementi di forte stabilità, oltre a un tasso di inflazione che è ormai sceso al valore-obiettivo dell'Ue".

Secondo l'Istituto, però, "l'impulso di crescita che l'economia altoatesina trarrà dall'estero rimarrà probabilmente moderato", mentre "gli elevati tassi di interesse compromettono sempre più le attività di investimento di imprese e privati". In conclusione, per il 2024, l'Ipl prevede una crescita economica del più 1,0% per l'economia altoatesina. Rispetto alle previsioni degli istituti partner altoatesini (Astat: più 1,1%; Ire: più 0,8%), la previsione dell'Istituto promozione lavoratori si colloca a metà strada. 













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