l’anniversario

Kompatscher: «L’Alto Adige è una piccola Europa in Europa»

30esimo anniversario della quietanza liberatoria davanti alle Nazione unite. Di Maio. «Il modello altoatesino ha suscitando una crescente attenzione internazionale come esempio virtuoso di dialogo e soluzione consensuale nelle controversie e di tutela di minoranze»



BOLZANO. L'Alto Adige, con la presenza di diversi gruppi linguistici che convivono pacificamente, "è una piccola Europa in Europa".

Lo ha detto il governatore Arno Kompatscher in una conferenza stampa con i ministri Di Maio e Schallenberg in occasione del 30/o anniversario della quietanza liberatoria davanti alle Nazione unite, cioè della dichiarazione della chiusura della vertenza internazionale tra Italia e Austria.

Kompatscher ha sottolineato che l'autonomia ha garantito uno sviluppo positivo a tutti i gruppi linguistici, come ora anche ai nuovi cittadini.

L'Alto Adige - ha proseguito - "è una storia di successo per una efficace tutela delle minoranze". Il presidente della Provincia autonoma ha comunque ricordato la perdita di alcune competenze nel 2001, ma si è detto fiducioso che anche questo punto sarà risolto in modo positivo.

A Bolzano è anche intervenuto il rappresentante speciale delle Nazioni unite per le questioni delle minoranze Fernand De Varennes che ha parlato di "un'anniversario del successo, della pace e della stabilità". Anche lui ha evidenziato la validità del modello altoatesino per la soluzione pacifica di conflitti, non solo per l'Ucraina ma anche per altre situazioni nel mondo. 

 "L'autonomia altoatesina è un modello concreto per l'Europa e per tutta la comunità internazionale. In questa congiuntura internazionale davvero difficile il modello altoatesino di dialogo e convivenza è quanto mai rilevante, specie alla luce dell'aggressione russa in Ucraina. Ogni possibile via d'uscita diplomatica dalla crisi ucraina passa infatti anche attraverso una soluzione efficace del problema delle minoranze nel futuro assetto di pace". Lo ha detto il ministro degli esteri Luigi di Maio.

"Il modello altoatesino - ha aggiunto Di Maio - ha suscitando una crescente attenzione internazionale, perché si propone come esempio virtuoso di dialogo e soluzione consensuale nelle controversie e di tutela di minoranze nell'ambito di uno sviluppo armonioso".

Il ministro ha sottolineato gli ottimi rapporti politici, economici e culturali con Vienna. Di Maio ha ricordato che quest'anno ricorre anche il 50/o anniversario del secondo statuto d'autonomia e i 27 anni della comune appartenenza alla Comunità europea dei due paesi, che ha dato "un'ulteriore spinta allo sviluppo economico, sociale e culturale all'intera regione".

Secondo Di Maio, "fu grazie alla lungimiranza e l'impegno personale di due statisti, i ministri De Gasperi e Gruber, che hanno messo da parte rancori e contrapposizioni e sospetti reciproci e hanno posto le basi per una moderna ed efficace autonomia e per una piena tutela delle minoranze linguistiche nell'ambito della sovranità statale".

Il ministro ha poi ricordato che "fu grazie a un confronto aperto e costruttivo di una figura di primo piano della storia italiana, come Aldo Moro, e l'allora presidente della Provincia autonoma Silvius Magnago, che è nato il Secondo statuto d'autonomia". "Il modello d'autonomia si è progressivamente sviluppato, divenendo un modello virtuoso di convivenza che ha prodotto anche risultati straordinari per quanto riguarda la crescita economica e sociale del territorio",













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