il caso

Kompatscher: «Per i toponimi sì a bilinguismo, no al doppio nome»

Il presidente: «Primo obiettivo: i nomi ladini e tedeschi diventino ufficiali. Abolire anche quelli inventati da Ettore Tolomei che non vengono utilizzati»



BOLZANO. Sul tema della toponomastica "ci atteniamo ad una soluzione in linea con il principio del bilinguismo e non del doppio nome". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, rispondendo in consiglio provinciale ad un'interrogazione del capogruppo del suo partito, Harald Stauder, che chiedeva quale sia lo stato della situazione in materia. "Nonostante i numerosi e promettenti tentativi, non è stato ancora possibile trovare una soluzione definitiva soddisfacente per tutti i gruppi linguistici", ha osservato Stauder.

"La questione dei toponimi in Alto Adige è rimasta irrisolta per decenni - si legge in una nota del gruppo Svp - I nomi tedeschi non sono sanciti dalla legge e quindi non sono ufficiali". Ricordando che gli ultimi tentativi sono stati fatti nel 2012 e nel 2017 per adottare una proposta di compromesso, Stauder ha chiesto informazioni in particolare sull'approccio che la giunta provinciale sta seguendo per trovare una soluzione e sulle misure concrete che sta pianificando.

Nella sua risposta, Kompatscher, ha ribadito la posizione della Svp: "Ci atteniamo ad una soluzione in linea con il principio del bilinguismo e non del doppio nome - ha detto - Ciò richiede un approccio pragmatico. Il primo obiettivo è che i toponimi ladini e tedeschi diventino finalmente ufficiali. Inoltre, però, dovrebbero essere aboliti anche i toponimi inventati da Ettore Tolomei che non vengono utilizzati".













Altre notizie

Attualità