solidarietà

“La fame non fa ferie”, in Alto Adige la campagna Caritas per l’Africa

Venerdì 30 luglio le campane nelle chiese suoneranno a sostegno dell’iniziativa



BOLZANO. L'infanzia negata è al centro della campagna Caritas “La fame non fa ferie” di quest'anno che si è aperta oggi (15 luglio).

“Le tragiche previsioni sulle conseguenze della crisi dovuta alla pandemia si sono purtroppo avverate: il numero di persone in condizioni di estrema povertà è salito alle stelle (ca. 150 milioni in più). I più colpiti sono i bambini le cui possibilità di una vita senza fame e povertà sono svanite in brevissimo tempo. Per salvarli dalla fame, migliaia di genitori hanno dovuto far sposare le loro figlie minorenni e mandare i loro figli a lavorare come pastori, manovali o nelle discariche invece di andare a scuola”, scrive la Caritas. 

Le parrocchie sosterranno l’iniziativa venerdì 30 luglio alle 15 facendo risuonare le campane della chiesa più forte e più a lungo.

La Caritas altoatesina ora fa sempre più affidamento su quei progetti che si sono dimostrati particolarmente efficaci: autosufficienza negli orti domestici e nelle piccole fattorie, approvvigionamento idrico per rafforzare il sistema immunitario, piccoli prestiti alle mamme che li utilizzano per creare una piccola impresa e consentire ai propri figli di frequentare la scuola, l'aiuto di quartiere e gruppi di risparmio di auto-aiuto che si assicurano sostegno e concedono prestiti equi. "Fin da aprile 2020 abbiamo intensificato i nostri interventi anche in Africa", riferisce Sandra D'Onofrio, responsabile del servizio Mondialità di Caritas. “Oltre ai progetti di emergenza per l'approvvigionamento alimentare e di materiali igienico-sanitari, sono stati potenziati la realizzazione di oltre 30 punti acqua e corsi di formazione per la concessione di 700 micro crediti a madri di famiglia, somme che subito dopo la crisi acuta possono consentire di garantire loro un reddito con l’apertura di piccole attività di ristorazione, di sartoria, di parrucchiere o con la produzione di formaggio e con l'allevamento di animali da cortile", dice D'Onofrio.

I progetti, sostenuti anche dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dalla regione Trentino Alto Adige, sono un'altra via d'uscita dalla crisi. A tal fine i giovani vengono sempre più formati in materia di energia solare, compostaggio manuale e nuovi metodi di irrigazione. Queste tecnologie rispettose del clima forniscono elettricità a interi villaggi e nuove colture più produttive. La formazione consente anche nuovi posti di lavoro e opportunità di reddito per i tecnici e agricoli di nuova qualificazione. “Non conosco giovani in Etiopia che non utilizzino il proprio reddito per contribuire alle rette scolastiche dei fratelli più piccoli e ai pasti dei genitori. Ogni lavoro per i giovani sostiene un'intera famiglia”, sottolinea Judith Hafner che accompagna i progetti della Caritas in Africa.

“Gli aiuti negli ultimi anni si sono dimostrati validi nell’attuale crisi e hanno attutito molte difficoltà. Le famiglie che, grazie ai progetti della Caritas, hanno potuto accumulare riserve, immagazzinare il grano in modo sicuro o mantenersi attraverso piccoli allevamenti e orti, hanno buone possibilità di sopravvivere alla crisi e di continuare a offrire prospettive ai propri figli. Migliaia di donatori in Alto Adige lo hanno reso possibile e hanno salvato migliaia di famiglie dalla fame e dalla fatale spirale dell'usura", afferma il direttore della Caritas Paolo Valente.

Il sostegno alla campagna della Caritas e al suo impegno contro la fame arriva anche quest'anno dalle parrocchie che partecipano alla campagna contro la fame su invito del Vescovo di Bolzano Ivo Muser. "La pandemia ha portato innumerevoli genitori nella disperazione", spiega il Vicario generale Eugen Runggaldier, "nell'ora della morte di Gesù vogliamo includere queste famiglie nella nostra preghiera. Il suono delle campane del 30 luglio dovrebbe ricordarci che spetta a noi aiutare”.

Chiunque voglia sostenere le attività di Caritas contro la fame in Africa può fare una donazione con causale “Fame in Africa” o diventare donatore fisso con 9 euro al mese. Fino alla fine della campagna “La fame non fa ferie”. Caritas ha attivato una linea diretta per le donazioni allo 0471 304 339. Ulteriori informazioni possono essere ottenute anche online (www.caritas.bz.it) o presso la Caritas in via Cassa di Risparmio 1.













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