Minoranze

La Scuola ladina è partita con 2.384 studenti

Tradizione e innovazione, legame con cultura e territorio sono stati i temi al centro dell’incontro che ha riunito a La Villa 300 insegnanti ed educatori


Stefano Zanotti


VALLI LADINE. A La Villa di Badia, si è tenuta la Giornata della scuola ladina, appuntamento fisso in vista dell'inizio dell'anno scolastico.

Trecento tra insegnanti ed educatori hanno partecipato all'incontro scambiandosi idee, riflessioni e spunti. Nelle valli ladine sono 2.384 gli iscritti al nuovo anno scolastico, 1.183 alle elementari (549 in Gardena e 634 in Badia 634), 661 alle medie (324 in Gardena e 337 in Badia), 34 alla scuola Professionale (in Gardena) e 506 alle superiori totale (372 in Gardena e 134 in Badia).

Collaborazione tra scuola e associazioni locali

Si è parlato di come migliorare l'educazione fisica e la collaborazione tra scuola ed associazioni locali, come combattere violenza e bullismo in particolare, come trovare un filo conduttore nella didattica tra scuola d'infanzia, elementari, medie e superiori, come migliorare la comunicazione e il legame tra le scuole di Gardena e Badia, come usare meglio la tecnologia e l'inclusione di bambini e ragazzi provenienti da realtà diverse e di studenti con disabilità, come trasformare l'insegnamento frontale a favore di quello aperto e dinamico, come rendere le scuole superiori ladine ancora più attrattive, come "fare un miglior uso dell'Autonomia che ogni istituto scolastico gode", come migliorare i rapporti tra scuola, famiglia e società affrontando anche il problema della carenza di personale scolastico.

Un nuovo profilo

"Le istituzioni guardano con grande senso di responsabilità allo sviluppo della scuola ladina, che compie quest'anno 75 anni - ha detto Edith Ploner, Intendente scolastica ladina - Gli anni della pandemia e i cambiamenti della società, dell'economia e del clima rappresentano sfide importanti per il sistema scolastico ladino ed è necessario porre mano alla stesura di un nuovo profilo per la scuola ladina. Sono fiduciosa che la buona volontà da parte di ognuno di noi, insegnanti ed educatori, porterà alla buona riuscita del prossimo anno scolastico".

«Valorizzare un modello vincente»

"È bello potersi trovare tra i protagonisti della scuola ladina, ammirata ed apprezzata anche oltre i confini regionali e nazionali - ha aggiunto l'assessore provinciale Daniel Alfreider - Dobbiamo continuare a lavorare per valorizzare sempre il nostro sistema scolastico, fondato su insegnamento paritetico e legame stretto con associazioni ricreative, culturali e sportive locali. La scuola è la base della società. Ogni individuo che lavora nel mondo della scuola è protagonista e la scuola ladina manterrà il suo valore solo grazie all'unione d'intenti di tutti. Altrimenti cultura, storia e lingua ladina si indeboliranno. Dunque bisogna continuare ad impegnarsi al massimo, partendo dall'ascolto delle nuove necessità che continuano ad emergere e agendo di conseguenza". "Gli obiettivi - ha sottolineato ancora Alfreider - rimangono quelli di formare bene i nostri insegnanti e preparare gli studenti al meglio per immergersi nel mondo del lavoro, creare posti di lavoro in Badia e Gardena, migliorare la cooperazione con le associazioni locali". La giornata è stata moderata da Sabine Frei e Magdalena Lerchegger













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