Emergenza casa

A Laives oltre 600 gli appartamenti sfitti: il Comune aumenterà l’Imi 

L’amministrazione comunale vuole convincere i padroni di casa ad affittare i propri alloggi. In consiglio il via libera all’aumento dell’imposta: «Ma vanno date garanzie a chi mette a disposizione le proprie case» 



LAIVES. Sul territorio di Laives ci sono, oggi, 623 alloggi (unità immobiliari) sfitti da almeno un anno mentre nel 2014 erano 558, come ha ricordato il presidente del consiglio comunale Paolo Castelli durante la seduta del consiglio comunale in cui sono stati forniti questi dati.

L’occasione era quella della “presa d’atto della proposta di deliberazione della Giunta provinciale, di determinazione dei comuni con esigenza abitativa ai fini dell'applicazione dell'imposta municipale immobiliare (Imi) dal primo gennaio 2023”.

In pratica, Laives figura nei piani alti della classifica provinciale dei Comuni dove si paga mediamente di più l’affitto al metro quadro dopo i Comuni a vocazione turistica e Bolzano. La graduatoria indica 9,8 euro al metro quadro ed essendo tale costo superiore alla media fissata dalla Provincia poco sopra il 6, per legge, dal prossimo gennaio dovrà incrementare l’Imi, portando l’aliquota almeno a 2,50 (fino a 3,50, a scelta del Comune).

In tal modo, la Provincia si pone l’obiettivo di invogliare i proprietari degli alloggi sfitti a metterli sul mercato immobiliare, affittandoli e contribuendo così a calmierare prezzi e tensione abitativa. Se funzionerà lo si capirà in futuro, ma intanto, anche in consiglio comunale a Laives sono emersi notevoli dubbi sull’efficacia dell’aumento se non lo si accompagna anche a maggiori garanzie per i proprietari degli alloggi.

Lo hanno evidenziato i consiglieri comunali (centrodestra) Maurizio Gravina Antonio Cantoro e così pure la consigliera del Pd Sara Endrizzi, auspicando tutti l’adozione di maggiori garanzie per chi decide di affittare un alloggio: il problema, infatti, è poterlo riavere entro tempi ragionevoli e soprattutto senza danni. Per il consigliere Giorgio Zanvettor (Verdi) «probabilmente l’aumento della pressione fiscale su chi tiene l’alloggio sfitto per oltre un anno, contribuirà a “fare cassa” per il Comune, ma difficilmente convincerà i proprietari di alloggi ad affittarli». Ed è qui che si è innestata una proposta avanzata dai consiglieri di opposizione: «Fare il possibile affinché questi alloggi possano essere affittati agli studenti universitari, visto che a Bolzano non se ne trovano».

Uno dei vantaggi sarebbe quello che gli studenti rimangono qualche anno e poi se ne vanno, e questa è la garanzia, per i proprietari, di riavere indietro l’alloggio. In questo senso è il caso di mettere in contatto proprietari di alloggi con associazioni di studenti universitari. Quello che è certo è che l’Imi, anche a Laives, dovrà essere alzata per gli alloggi sfitti, almeno sopra il 2,50 e strada facendo ci sarà la possibilità anche di verificare se, effettivamente, l’incremento di pressione fiscale sui proprietari che li tengono vuoti, avrà raggiunto lo scopo sperato: quello di indurli ad affittarli.

Da verificare – come ha detto il consigliere Andrea Sbironi (M5s) quanti dei 623 alloggi sfitti lo siano effettivamente, fra affitti temporanei e Bed&Breakfast.













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