Aeroporto, sindaci pronti a scendere in piazza 

Il Comitato «No airport» non ha digerito le ultime decisioni della Provincia «Tradita la volontà popolare, siamo pronti a manifestare ancora»


di Bruno Canali


LAIVES. La Provincia si appresta a mettere all’asta le proprie quote di partecipazione alla gestione dell’aeroporto di San Giacomo, e contemporaneamente il Comune di Laives avvia la procedura per togliere dal proprio Puc la previsione di allungamento della pista che la Provincia aveva imposto d’ufficio. Si profila una nuova battaglia, come è stata quella che ha accompagnato il referendum popolare col quale, due anni e mezzo fa, la popolazione bocciò il finanziamento pubblico alla struttura aeroportuale.

«Noi siamo pronti – dichiara Christian Bianchi, sindaco di Laives – sia a livello politico sia a livello legale a cercare di far passare la nostra modifica al Puc e di riportare le previsioni a prima dell’imposizione d’ufficio fatta dalla Provincia. Hanno tenuto tutto sotto traccia prima delle elezioni provinciali, ben sapendo che altrimenti il risultato sarebbe stato diverso, e stupisce anche che si parli di 3,8 milioni di euro. Speriamo che quanto previsto nelle condizioni di gara renda poco appetibile l’acquisto delle quote. Ricordo al presidente Kompatscher che è suo obbligo rispettare e far rispettare la volontà popolare espressa col referendum». Pronta a farsi sentire è anche la Svp di Laives, Bassa Atesina e dell’Oltradige, come ha sottolineato recentemente l’Obmann Oswald Schiefer. Intanto esprime “grande delusione” Giovanni Seppi, vicesindaco di Laives: «Delusione perché, per esempio, mai negli incontri ufficiali o in quelli della Svp si è accennato alle clausole sulla sicurezza imposte da Enac che prevedono l’allungamento della pista. Comunque questo ci sprona a essere ancora più determinati. Pure gli ambientalisti confermano che la nostra trasformazione in biotopo dell’area dove era previsto l’allungamento della pista è un’ottima scelta. La nostra battaglia sarà tale e quale a quella del 2012 col referendum».

Preoccupato anche Alessandro Beati, sindaco di Vadena, fin dal principio schierato contro il potenziamento aeroportuale: «La giunta provinciale sceglie all’ultimo minuto sapendo bene che quella nuova potrebbe avere poi orientamenti del tutto diversi sull’aeroporto. Confermo le parole del vicesindaco di Laives: mai visti, in alcuna sede, i documenti dell’Enac in cui si imporrebbe l’allungamento della pista per ragioni di sicurezza».

Sconcertato infine anche Giorgio Zanvettor, consigliere dei Verdi a Laives: «Mi chiedo come si possa mettere all’asta per 3,8 milioni terreni che la stessa Provincia ha acquistato spendendone circa 9. Mi sembra una cosa da Corte dei conti. Comunque è un chiaro segnale che in giunta provinciale se ne fregano del parere della popolazione espresso col referendum. Anche per noi, le indicazioni per la sicurezza imposte da Enac sono una novità mai emersa finora e staremo a vedere. Certo, se il Comune di Laives avesse avviato la modifica del Puc due anni fa, come chiedevamo noi, forse adesso non saremmo a questo punto».















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