Laives. Con una breve ma intensa cerimonia davanti alla stele che ricorda i caduti nelle missioni di pace, all’ingresso della caserma Guella, sede del Settimo reggimento dei carabinieri, è stato celebrato ieri il Giorno del ricordo. Erano presenti autorità civili e militari. «Questa giornata – ha sottolineato il sindaco Christian Bianchi nel suo intervento – è una solennità civile nazionale. La data prescelta, il 10 febbraio, è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l’Istria e la maggior parte della Venezia Giulia. La giornata vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, un numero di vittime purtroppo mai definito con precisione, ma che certamente si stima in almeno 15 mila persone, brutalmente uccise, senza alcuna pietà. Oggi si ricorda anche l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Trecentomila persone, quasi tutte italiane, che forzatamente, sotto costante minaccia, furono costrette ad abbandonare tutto per salvarsi».