Aprono gli orti per anziani Deroga ai 400 metri a piedi 

Terza età. L’ultima ordinanza di Kompatscher permette di andare all’imbocco della Vallarsa per coltivare gli appezzamenti comunali. Ma con cautela: obbligatorie mascherine e distanze



Laives. L’ultima ordinanza firmata dal presidente Kompatscher ha sbloccato la possibilità di potersi dedicare alla cura dell’orto, anche se questo non è proprio sotto casa. Anni fa il Comune ha preso in affitto un’area all’imbocco della Vallarsa (a poche decine di metri a valle di Casa Emmaus, all’imbocco della strada che sale verso la chiesetta del Peterköfele). Lì sono state realizzate alcune decine di appezzamenti coltivabili per una superficie di circa 40 metri quadrati ciascuno.

«In base all’ordinanza provinciale – dice il sindaco Christian Bianchi – anche questi orti, come quelli privati, vengono assimilati al verde pubblico e così si sblocca anche la possibilità di coltivare quelli in Vallarsa. Naturalmente anche lì valgono tutte le indicazioni relative alla sicurezza sanitaria, cioè l’uso di mascherina e guanti, evitando il più possibile gli assembramenti».

Questo è proprio il periodo dell’anno nel quale chi ha un orto deve iniziare a preparare il terreno per poi poter seminare e piantare verdura e fiori. Gli orti per anziani del Comune vengono assegnati in base a una graduatoria stilata in base alle domande, che vanno presentate a inizio marzo. I requisiti sono un’età uguale o superiore ai 55 anni, essere in pensione, non possedere o coltivare appezzamenti altrove. Ogni assegnazione ha durata di cinque anni (salvo revoche o rinunce) e chi riceve uno spazio, a fronte del pagamento di un canone che viene stabilito di volta in volta, non può cederlo ad altri, perché l’assegnazione è nominale. I criteri per le assegnazioni tengono conto del reddito di ciascun richiedente, assegnando uno specifico punteggio che privilegia chi ha i redditi più bassi. Inoltre, i prodotti non possono essere venduti. Nell’area poi non è ammesso l’allevamento di animali e nemmeno la messa a dimora di piante ad alto fusto ma solo di ortaggi, fiori o di qualche cespuglio basso, e c’è anche un capanno dove sistemare gli attrezzi necessari per le coltivazioni.

Fin dall’inizio, questi orti sono diventati per chi li coltiva anche un’occasione di incontro, anche se l’area è abbastanza fuori mano rispetto alla città. Grazie all’allentamento delle restrizioni, adesso è possibile raggiungerla come si è sempre fatto, sebbene per ora questi incontri non potranno più avere luogo a causa dell’emergenza coronavirus: se ci si ritrova in più d’uno a lavorare negli orti è opportuno mantenere le distanze minime e indossare mascherina e guanti.

La zona all’imbocco della Vallarsa è l’unica area comunale adibita ad orti per anziani. Un’altra – ma di proprietà privata – si trova invece lungo via delle Part, dove il proprietario ha realizzato anche una serie di orti assegnati a sua discrezione. In entrambi i casi si tratta di spazi che riescono solo in parte a soddisfare la richiesta degli anziani di avere un orto da coltivare.













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