Artisti in gravi difficoltà Nasce l’atelier collettivo 

Via Pietralba. L’associazione “lasecondaluna” trasforma uno spazio della sala espositiva in uno studio in dialogo col territorio. «È il primo passo verso la creazione di un polo culturale»


Bruno Canali


Laives. La pandemia non ferma l’attività dell’associazione culturale “lasecondaluna” e le proposte che hanno come punto di riferimento le salette espositive del Comune, in via Pietralba.

L’idea, sviluppata dalla giovane curatrice e vicepresidente, Amanda Filippi, assieme al presidente Giorgio Cattelan, è stata quella di utilizzare comunque una parte dello spazio a disposizione per le mostre in un vero e proprio atelier, che viene messo a disposizione degli artisti locali che ne faranno richiesta.

Un’iniziativa apprezzata.

«Una delle mission della nostra associazione – spiega Filippi – è quella di supportare lo sviluppo dei giovani artisti locali anche in ottica professionalizzante. L’idea di creare un atelier da mettere a disposizione di artisti emergenti del territorio è nata dalla constatazione di un bisogno: in varie occasioni abbiamo infatti rilevato la difficoltà, per questi artisti, di trovare uno spazio di lavoro che rispondesse alle loro esigenze. Da qui l’idea quindi di allestire uno spazio specifico come atelier a loro disposizione».

Gli spazi di via Pietralba messi a disposizione dall’associazione hanno già iniziato ad essere utilizzati. Si è infatti trasferita nell’atelier l’artista Laura Pan, classe 1995, che dichiara: «Quasi un anno fa esibivo per la prima volta i miei lavori a Bolzano con la mostra “Una stanza tutta per sé”, titolo preso dal celebre saggio di Virginia Woolf. Grazie all’associazione culturale “lasecondaluna” di Laives ora ho a disposizione finalmente un atelier dove poter lavorare. Il prossimo passo sarà quello di trovare e creare una comunità di artiste e artisti con cui poter collaborare nel territorio».

Verso il polo culturale.

Visti i riscontri positivi avuti dall’iniziativa, l’associazione ha già iniziato ad ampliare i locali dedicati all’atelier e nel giro di un paio di mesi ci sarà la possibilità di ospitare fino a tre artisti contemporaneamente. Come sostiene Cattelan, «è importante dare spazio ai giovani, lasciarli lavorare. La presenza sul territorio comunale di un atelier frequentato da giovani artisti è un primo passo verso la creazione di un polo culturale».

L’atelier quindi si accompagna anche all’organizzazione di mostre d’arte, come è stato fino a quando non è arrivata la pandemia a bloccare ogni iniziativa. Con la gestione dell’associazione lasecondaluna, nelle salette di via Pietralba sono state organizzate varie esposizioni di notevole spessore che hanno richiamato l’attenzione degli appassionati. Come spiega Filippi, si punta in modo particolare a sostenere e a far conoscere gli artisti locali, aiutandoli a sviluppare la loro inclinazione. In questo senso, un atelier dedicato rappresenta indubbiamente un notevole supporto a tutta questa attività, artistica e culturale.

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