Bianchi: modello Laives per le elezioni provinciali  

La strategia del sindaco per ottobre: «Con il Pd in crisi lavoriamo subito per costruire una alleanza di Svp, centrodestra, Lega e Movimento 5 Stelle»



LAIVES. Sempre più galvanizzato Christian Bianchi dal modello «Laives» esportabile a Roma e alle provinciali. Il sindaco rilancia la sua idea, dopo l’accordo tra centrodestra e M5S sulla presidenza delle Camere. L’orizzonte sono le elezioni provinciali di ottobre. «In questi giorni il cosiddetto modello Laives è salito alla cronaca nazionale, come modello possibile per la formazione del prossimo governo», scrive Bianchi, «Su questo tema io ho sempre fatto grandi distinzioni, tra quello che è un accordo nazionale e quello che invece è un accordo su base locale, addirittura comunale, basato sul buon senso, sulla collaborazione, sulla creazione di una maggioranza basata su programmi e soluzioni a misura del cittadino». Poi appunto il progetto per ottobre: «Sono certo che il modello Laives sarà molto più applicabile a livello provinciale. Stante la situazione attuale, non vedo tante soluzioni alternative, se consideriamo lo scenario politico provinciale. Partiamo dal Pd, lacerato a livello provinciale molto di più che a livello nazionale, sia a causa della nascita dei movimenti dei fuoriusciti, Leu in testa, ma anche alle prese con la difficile scissione dell’area di Roberto Bizzo. Certamente il Pd non riuscirà più a fare eleggere due rappresentanti in consiglio provinciale. Ciò sia per loro che per la Svp costituisce un problema molto grave, su cui la direzione del partito e Achammer, si sono già manifestati in tutta la loro preoccupazione». Con un Pd indebolito, «l’alleanza con la Svp sarebbe insufficiente, anche a causa di una probabile diminuzione di consenso anche della Stella alpina. E qui, per la prima volta nella storia di questa provincia, si aprirà uno scenario completamente nuovo, che porterà con la massima probabilità a dover aprire la porta ai partiti che fino ad oggi sono rimasti all’ opposizione, ma che ormai sono maggioranza in Italia, e che dovranno farsi trovare pronti, a questo importante momento, con gli uomini giusti, i programmi giusti, la coesione necessaria, quella di chi intende veramente governare questa provincia 2.0, fatta non più da una coalizione obbligata, ma da una coalizione partecipata». I protagonisti, secondo Bianchi, saranno tre: «La Lega, che con il consenso nazionale ricevuto sarà uno dei protagonisti anche delle prossime elezioni provinciali; il Centrodestra, che dovrà obbligatoriamente unire le forze e fare delle scelte importanti sul suo modo di intendere il futuro politico di questa provincia; il M5S, che sarà anch’esso un protagonista indiscusso. Quindi un modello Laives più in grande e strutturato». Infine l’appello ai protagonisti della politica provinciale: «C’è da rimboccarsi le maniche, c’è da pensare non a domani o a novembre, ma oltre le elezioni del 2018 e anche oltre quelle del 2023, fissando obiettivi che diano benessere e convivenza a questa terra».

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