Bianchi: «Non è Laives a inquinare Bolzano» 

Il sindaco: «La maggior parte delle auto dei pendolari arriva dall’Oltradige» Notevoli i miglioramenti grazie alla Sasa. «Ora serve la stazione di S.Giacomo»


di Bruno Canali


LAIVES. C'è ancora, e sempre, il biossido di azoto alla base delle preoccupazioni che fanno dire ad esempio al sindaco di Bolzano «le auto in ingresso a Bolzano vanno fermate, sforamenti o meno dei limiti», parole che scatenano immediatamente la reazione contraria del Comune di Appiano, il quale minaccia ricorsi al Prefetto. «Per quanto riguarda Laives - afferma il sindaco Bianchi - direi che non siamo a questi livelli. Credo che le parole di Caramaschi prendano spunto dai dati sull'inquinamento forniti dalla Provincia, dati dai quali si evince chiaramente che, per quanto concerne Bolzano, uno dei punti critici, dove la soglia del biossido di azoto viene superata spesso, è viale Druso, dove transitano buona parte dei mezzi provenienti dall'Oltradige e diretti nel capoluogo. Non è insomma la direttrice Laives-Bolzano quella che crea maggiori problemi al capoluogo». Questi dati sono disponibili anche per Laives e si vede chiaramente come l'entrata in funzione della variante in galleria, nel 2012, abbia rapidamente fatto calare anche i livelli di inquinamento lungo l'asse di via Kennedy. "Ci sono stati anni nei quali l'inquinamento da biossido di azoto era in aumento anche qui a Laives - spiega Bianchi scorrendo le tabelle fornite dalla Provincia - con punte critiche nel tratto di via Kennedy, dall'incrocio "Crosara" verso nord. I tecnici ci hanno spiegato che questo è determinato anche dalla morfologia dell'abitato, perché le abitazioni lungo la strada formano un fronte che aiuta la concentrazione degli inquinanti. Comunque, rispetto al passato va molto meglio e del resto, migliaia di automezzi che un tempo transitavano a passo d'uomo lungo via Kennedy, adesso utilizzano la variante in galleria". Un contributo notevole alla riduzione del traffico pendolare lo ha dato anche il trasporto pubblico, in particolare Sasa. Oggi Laives è collegata a Bolzano da tre diverse linee di autobus: 110, 111 e 112 "Express", linee che sono fra le più utilizzate a livello provinciale, come indicano i dati statistici a disposizione della Sasa, complessivamente 2,5 mlioni di passeggeri l’anno. «Noi continuiamo a spingere su questo versante del trasporto pubblico e quindi guardiamo con particolare attenzione alla proposta di realizzare una stazione ferroviaria anche a San Giacomo, cosa che metterebbe a disposizione della nostra sempre più popolosa frazione alle porte di Bolzano, una sorta di metropolitana di superficie con la quale andare e venire da Bolzano in pochi minuti. Infine la novità della "Bozner Card», alla quale pure la nostra Associazione turistica ha aderito. Gli albergatori ci dicono che i loro ospiti, proprio grazie alla disponibilità della Bozner Card, che offre loro la possibilità di spostarsi gratuitamente e di entrare anche in musei e altre strutture provinciali, sempre più lasciano l'automobile nei garage degli alberghi e si spostano con i nostri mezzi pubblici e anche questo è un vantaggio per quanto riguarda l'abbattimento degli inquinanti atmosferici. Capisco i problemi di Bolzano per quel che concerne traffico e inquinamento ma del resto, avere concentrato nel capoluogo grandi centri commerciali, uffici dell'amministrazione provinciale e altri servizi pubblici, inevitabilmente ha come conseguenza negativa quella di richiamare traffico da tutto il circondario e quindi inquinamento atmosferico".

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