Biblioteca, in pieno centro spazi per 700 metri quadri 

Il progetto. Ipotesi trasferimento nella nuova piazza per la struttura ora al centro Don Bosco Con la giunta una convenzione per formalizzare il sostegno economico da parte del Comune


Bruno Canali


Laives. In città le biblioteche sono due: una con funzione di centro di sistema al centro Don Bosco, e l’altra, principalmente rivolta a utenti di lingua tedesca, nei locali accanto alla Haus der Kultur cittadina. Finora, per funzionare, oltre a contributi provinciali hanno sempre ricevuto, anno dopo anno, anche contributi comunali. In futuro però il sistema cambierà, perché la giunta comunale di Laives ha predisposto per entrambe delle convenzioni.

«Questo significa – spiega il sindaco Christian Bianchi – che diventeranno “servizi socialmente utili e di interesse strategico”, con il vantaggio che proprio in base alle convenzioni saranno stabiliti chiaramente i reciproci impegni. Per il Comune l’impegno è di poter formalmente delegare le attività, e per le biblioteche una maggiore sicurezza gestionale ed economica. Questo può avvenire grazie alla legge provinciale 41/1983, che prevede l’eventuale gestione di questi servizi anche da parte di privati». Per le biblioteche quindi, nessun sconvolgimento, ma piuttosto la formalizzazione, attraverso le convenzioni, del rapporto con il Comune, anche per quel che riguarderà i sostegni economici.

C’è poi, in prospettiva, un’altra, interessante novità, come anticipa il sindaco: «È la possibilità che questi servizi culturali possano spostarsi in una posizione più centrale e consona al loro ruolo fondamentale. Questo si renderà possibile con il grande intervento ora in fase progettuale per dare finalmente alla città una piazza in centro. All’interno delle costruzioni che faranno da cornice alla piazza, i progettisti prevedono uno spazio di almeno 700 metri quadrati dove potrebbero trovare posto le biblioteche. Il mio auspicio personale inoltre è che si trovi in futuro una formula per avere la collaborazione reciproca e arrivare ad allestire una biblioteca interetnica. Intanto si tratta di un’ipotesi da valutare nei prossimi anni, quando la piazza e le cubature attorno saranno realtà».

Quello di spostare la biblioteca oggi al centro Don Bosco in centro città è un sogno che gli amministratori comunali accarezzano da anni. Nella sedeattuale gli spazi sono ormai sempre più sacrificati, quindi bisogna valutare una sistemazione più funzionale, magari nel cuore della città, insieme ad altri servizi pubblici. Questo lo si potrà capire meglio nei prossimi anni, quando la piazza e le costruzioni attigue saranno realizzate. Un’altra idea sarebbe quella di trovare uno spazio affacciato sulla piazza anche per l’ufficio dell’Associazione turistica.

Tornando alla biblioteca Don Bosco, affidata a Luisella Raveane, essendo, appunto, “centro di sistema”, gestisce anche i punti di prestito aperti da tempo sia a Pineta sia a San Giacomo, così da formare una rete culturale che promuove costantemente approfondimenti e letture sia per i giovani sia per gli adulti, ed è dotata delle più moderne tecnologie.













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