Car pooling, i pendolari mettono il turbo “verde” 

Sono già oltre 150 gli automobilisti che offrono passaggi per andare a Bolzano Il promotore: «In caso di abusi o molestie segnaleremo tutto alle autorità»


di Bruno Canali


LAIVES. Dopo alcune settimane dal lancio della proposta su Facebook, a Laives il car pooling sta prendendo piede, e sono già alcune centinaia gli iscritti. L’idea era stata lanciata da Giancarlo Schiavon, amministratore del gruppo “Sos Laives-Leifers”, e subito aveva incontrato ampio consenso, tanto che i contatti erano iniziati grazie a Facebook e Whatsapp.

L’idea è semplice ma efficace, se sfruttata come si deve: grazie a questi social, che consentono contatti in tempo reale, chi da Laives deve andare a Bolzano (o viceversa) con l’automobile può mettersi a disposizione di altri che fanno lo stesso percorso più o meno alla stessa ora. Del resto, basta guardare la lunga colonna di mezzi che, specialmente durante l’orario di punta del pendolarismo, fra le 7 e le 8, e al ritorno, fra le 18 e le 19, vanno e vengono da Bolzano, per rendersi conto che quasi tutte le automobili hanno a bordo il solo guidatore. Mettendosi in contatto invece si possono riempire i mezzi, a tutto vantaggio dell’ambiente e della scorrevolezza del traffico.

«In tanti si sono già iscritti, si parla di 150 persone già nelle prime ore – conferma lo stesso Schiavon –, e chi ho avuto modo di sentire in questi giorni parla di un’esperienza simpatica, perché permette di fare conoscenza e di scambiare qualche parola nel corso del tragitto. Non è ovviamente un servizio di taxi, ma un’iniziativa lasciata alla libera scelta delle persone interessate, senza alcun impegno e basata sulla reciproca fiducia. In linea di massima non ci sono neppure regole da rispettare. Come amministratore del gruppo comunque vigilerò affinché non si verifichino episodi negativi, come molestie o richieste di denaro e così via. Se questi episodi dovessero verificarsi, sarebbe mia premura cancellare immediatamente i protagonisti dal gruppo e, nei casi più gravi, per esempio di molestie, segnalare la cosa alle autorità competenti».

Insomma, un’ottima idea, prima di tutto per cercare di ridurre il numero di automezzi che ogni mattina e ogni pomeriggio intasano la variante fra Laives e Bolzano. Se si tiene conto che quasi il 100 per cento di questi mezzi trasporta solo il conducente, si fa presto a immaginare che cosa succederebbe in termini di riduzione del traffico se per ogni automobile al completo, altre tre rimanessero in garage. C’è poi la dimensione sociale, che non è meno interessante, perché condividendo il viaggio si creano amicizie e conoscenze fra persone che abitano nella stessa città ma magari non hanno mai avuto occasione di incontrarsi. Fiducia: questa è la parola chiave che sta alla base del successo di questa iniziativa. Infatti Giancarlo Schiavon ha scelto di chiamare questo gruppo proprio “Car pooling - quattro chiacchiere Laives-Bolzano”, quelle quattro chiacchiere scambiate durante il breve viaggio condiviso fra Laives e Bolzano.













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