Laives. Durante i mesi dell’emergenza il mondo della cultura e dell’associazionismo ha continuato a lavorare con entusiasmo e passione, anche a distanza, muovendosi in rete. Ne prende atto e interviene, con una nota di sostegno e apprezzamento per il grande lavoro organizzativo portato avanti tra difficoltà di ogni genere, il vicepresidente della giunta provinciale Giuliano Vettorato, in veste di assessore alla cultura in lingua italiana.

«Le associazioni culturali e giovanili che operano a Laives – sottolinea – durante il periodo dell’emergenza sanitaria hanno proseguito il loro percorso senza mai fermarsi, nonostante le evidenti difficoltà che hanno stravolto gran parte dei nostri piani, senza però togliere energie al mondo della cultura e all’impegno, sempre diffuso sul territorio, dei centri giovanili. Tutti stanno andando avanti, con entusiasmo, alla ricerca di quella normalità che abbiamo smarrito, ma che ora stiamo gradualmente ritrovando, con i primi appuntamenti in presenza. Tutto questo anche grazie al continuo confronto, attraverso tavoli di lavoro, con l’amministrazione comunale di Laives. In queste settimane di clausura forzata ho ribadito più volte quanto sia necessaria la cultura e in momenti come questi è indispensabile uno sforzo importante da parte della società e della politica per sostenere questo settore. Il mio ringraziamento va dunque a quelle associazioni che non hanno mai staccato la spina e, anzi, anche di fronte a questa emergenza, hanno saputo dare risposte e preparare con cura la ripartenza».

Vettorato poi fa riferimento alle recenti dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra, Luca Bertolini: «Sento dire che a Laives mancherebbe una regia in grado di coordinare il lavoro dell’associazionismo locale. Rispetto a questa uscita mossa da alcuni rappresentanti dei partiti dell’opposizione rimango perplesso, potendo, fortunatamente, constatare ben altro. L’amministrazione comunale, la Provincia, gli uffici lavorano sodo, tutti i giorni, senza sosta, instaurano e consolidano rapporti, per risolvere i problemi e trovare risposte convincenti alle richieste che arrivano ogni giorno. La propaganda non fa parte del nostro mestiere, le polemiche non ci appartengono, preferiamo agire, anche “a fari spenti”».