Dopo alcuni lavori l’ufficio postale riaprirà il 16 gennaio 

La ristrutturazione ha eliminato le barriere architettoniche Apertura tre giorni alla settimana: martedì, giovedì e sabato


di Bruno Canali


LAIVES. Martedì 16 gennaio riaprirà l’ufficio postale di Pineta. Dopo una lunga trattativa con Poste italiane che ha visto fianco a fianco il Comune di Laives (arrivato fino al ricorso al Tar) e il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher e i sindacati, finalmente il risultato è stato raggiunto e, anche se per solo tre volte alla settimana, l’ufficio postale che ha sede nel complesso della parrocchia di Pineta, riaprirà i battenti al pubblico.

La comunicazione della riapertura è arrivata ai vertici dell’amministrazione comunale di Laives dapprima con una telefonata dello stesso Kompatscher e, recentemente, con una lettera di conferma della direzione centrale di Bolzano. In queste ultime settimane sono stati completati alcuni lavori di ristrutturazione per eliminare anche qualche barriera architettonica e adesso non rimane che attendere la riapertura ufficiale prevista per il 16 gennaio. Per il pubblico l’ufficio sarà accessibile con una cadenza di 3 volte alla settimana: martedi, giovedi e sabato, un risultato indubbiamente importante per la frazione, che dal punto di vista demografico continua a crescere grazie alle nuove zone residenziali Toggenburg 1 e 2.

L’ufficio era stato chiuso il 17 settembre 2015 e da quel momento in poi, per la comunità di Pineta erano iniziati i disagi con il servizio. In particolare le persone anziane sono state quelle a soffrirne maggiormente, perché per tutta una serie di operazioni postali hanno dovuto rivolgersi o all’ufficio postale di Laives, oppurte a quello di San Giacomo. A nulla erano valse le proteste e il Comune di Laives ad un certo punto si era anche rivolto al Tar, che aveva emesso la scorsa estate una sentenza a favore della riapertura, base efficace per intavolare una trattativa con Poste italiane, sostenuti in questo anche dal presidente della giunta provinciale. Pure i principali sindacati, dati alla mano, avevano dimostrato che la chiusura dell’ufficio postale di Pineta non era giustificata da ragioni economiche, perchè il movimento e il volume di affari risultava, a loro giudizio, più che adeguato al mantenimento dell’ufficio. Infine il Comitato civico di Pineta, che aveva avanzato una proposta alternativa, valida ancora oggi se si vuole: spostare l’ufficio postale dal centro parrocchiale, dove sta per riaprire, in via Brennero e questo per una ragione sicuramente valida: lì si trovano infatti banca, tabacchino, farmacia e negozio di alimentari, oltre alla fermata degli autobus. Questo non farebbe che favorire il giro di affari anche per un ufficio postale, sia perché c’è un discreto passaggio di automezzi lungo via Brennero anche dopo la costruzione della variante e sia perché, concentrando in un unico punto tutti questi servizi fondamentali per una comunità che conta più di 1.500 abitanti, si agevolano molto i cittadini, specie quelli anziani che hanno problemi di deambulazione.













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