Emissioni, Laives in regola No ai divieti di Caramaschi 

Le misure. Il sindaco Bianchi torna sullo sbarramento agli euro 3 voluto da Bolzano «Le politiche anti-inquinamento devono essere condivise da tutti i Comuni vicini»


Bruno Canali


Laives. Da gennaio, in alcuni punti di via Kennedy sono installati rilevatori che misurano, in particolare, la concentrazione nell’aria di biossido d’azoto, un gas generato dalla combustione dei motori. «La situazione non è allarmante», spiega a proposito il sindaco Christian Bianchi, reduce da un recente incontro del tavolo di lavoro provinciale sul tema dell’inquinamento e degli interventi per cercare di ridurlo. Uno dei punti maggiormente critici è quello del tratto di via Kennedy che va dall’incrocio “Crosara” verso nord. Come hanno sempre spiegato gli esperti dell’Ufficio aria e rumore della Provincia, questo a causa dell’effetto canyon prodotto dalla presenza di edifici lungo i bordi della strada. Il sindaco comunque non è favorevole alle misure restrittive che Bolzano vuole introdurre, come il blocco all’ingresso nel capoluogo dei diesel euro 3, che penalizzerebbe i pendolari e gli artigiani. «Al tavolo di lavoro ho chiesto che la politica anti-inquinamento – prosegue Bianchi – sia condivisa da tutti i comuni e che non si riduca a iniziative autonome di uno o dell’altro. Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto già qualche passo concreto, con l’istituzione della Ztl a San Giacomo, in concomitanza con la rotatoria che a sua volta il Comune di Bolzano ha creato all’ingresso sud della sua zona industriale. Quindi una migliore sincronizzazione dei semafori di via Kennedy e l’istituzione della ztl a San Giacomo. E per rimanere a San Giacomo, ricordo la decisione della Provincia di realizzare la stazione ferroviaria. Noi intanto stiamo sviluppando costantemente la nostra rete di piste ciclabili, il tutto per convincere coloro che si recano al lavoro ogni giorno in automobile a optare invece per la bicicletta o per il trasporto pubblico».

Secondo quanto afferma Bianchi, sono in vista miglioramenti anche sul fronte dei bus: «Nel Cda della Sasa, dove siede un nostro rappresentante, spingiamo affinché il parco mezzi sia rinnovato. Prossimamente arriveranno una trentina di nuovi autobus, e la Provincia ha un’opzione per acquistarne atri 25. Andranno a sostituire quelli più vecchi, anche sulle linee fra Laives e Bolzano, mezzi che ormai si rompono facilmente e inquinano di più. Sono convinto che la soluzione migliore per ridurre traffico e inquinamento sia il completamento della variante alla statale 12 fino a Campiglio: questo fluidificherebbe molto il traffico che invece attualmente deve attraversare Bolzano per andare verso la val d’Isarco o nella zona dei Piani, con una riduzione dell’inquinamento. Per questo rinnovo l’invito a Bolzano affinché spinga, insieme a tutti gli altri, sulle iniziative condivise piuttosto che impuntarsi su singoli provvedimenti. Per battere l’inquinamento servono politiche condivise».

Il tavolo di lavoro provinciale sull’inquinamento vede partecipare, oltre ai sindaci, i tecnici provinciali dell’Ufficio aria e rumore, l’assessore provinciale all’ambiente Giuliano Vettorato ed esponenti delle categorie imprenditoriali.















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