Figli e papà in campeggio: è un successo l’idea a Egna 

Egna. È andata benissimo la terza edizione de “Il Campeggio dei Papà”, anche se un po’ più complicato da organizzare, causa Covid-19, ma con l’entusiasmo a mille. Quasi 70 i partecipanti, con 23 papà...



Egna. È andata benissimo la terza edizione de “Il Campeggio dei Papà”, anche se un po’ più complicato da organizzare, causa Covid-19, ma con l’entusiasmo a mille. Quasi 70 i partecipanti, con 23 papà e 46 figli determinati a passare un fine settimana di divertimento e tanta complicità.

Se le regole del protocollo Covid erano ben presenti, le regole che generalmente si applicano nella normale vita quotidiana sono venute un po’ meno. Quindi gli orari di colazioni, merende, pranzi e cene erano molto aleatori e in molti casi una simpatica improvvisazione regnava sovrana. Ma anche questo è il bello del campeggio: privilegiare il gioco ed il divertimento tra bambini che hai conosciuto da pochi istanti alle solite regole che scandiscono la quotidianità.

Giocare liberi su un prato, esplorare il bosco cercando di costruire capanne o inventando storie con personaggi immaginarie riscoprire la magia di passare alcuni momenti tutti insieme attorno ad un fuoco, nel buio della notte. Questi alcuni momenti che resteranno impressi nella mente dei bambini e dei loro papà che per alcuni momenti si sono resi complici nelle varie situazioni.

Un grande lavoro ripagato dalla grande soddisfazione di vedere i propri figli felici. Un grande lavoro che ha coinvolto come sempre molte realtà di Egna, oltre al Vke, all’immancabile MotoClub, alle Acli, ai Pompieri, al Calcio, all’Udae che continuano con entusiasmo a sostenere queste iniziative.

A completare la bellezza e l’unicità di questi tre giorni in montagna, quest’anno è arrivato, direttamente dalla sede centrale del Vke, lo SpielBus. Christian e Mirko con la loro bravura e fantasia hanno intrattenuto i bambini con ogni tipo di gioco e hanno fatto provare l’emozione di stare in equilibrio su una torre di cassette da loro formata.

Un grande grazie va dagli organizzatori al rifugio Sores, sull’Altopiano della Predaia, che, "oltre a metterci a disposizione il bellissimo prato a ridosso del bosco, ci supporta dal punto di vista logistico e con il loro attrezzatissimo Parco Avventura fa trascorrere emozionanti momenti a tutti i bambini". "Corro il rischio di ripetermi - ribadisce la presidente Antonietta Montel - ma dopo un momento così difficile, come la chiusura delle scuole, i bambini dimostrano sempre più il bisogno di incontrarsi per stare insieme a giocare. Organizzare questo tipo di attività per 70 persone non è facile ma la passione e la voglia di fare che abbiamo ci fa superare ogni ostacolo."













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