Furlani incoraggia gli acquisti di beni nei negozi cittadini

Laives. Trasformare la crisi in una nuova opportunità. È quanto auspica per il settore commerciale ed economico l’amministrazione comunale. «Dopo due mesi di chiusura degli esercizi commerciali...



Laives. Trasformare la crisi in una nuova opportunità. È quanto auspica per il settore commerciale ed economico l’amministrazione comunale. «Dopo due mesi di chiusura degli esercizi commerciali finalmente la ripresa – dice Claudia Furlani, assessora al commercio –, sia pure gradualmente e con tutte le limitazioni previste. Comunque è una svolta positiva, perché sappiamo bene che dietro ogni attività ci sono famiglie che hanno subito danni notevoli. Però questa sospensione ci ha anche fatto capire, spero, l’importanza del servizio di vicinato. Per questo ci sentiamo di raccomandare vivamente a tutti di fare gli acquisti possibilmente nei negozi di Laives, perché solo così si può sperare che questi sopravvivano. Evitiamo dunque gli acquisti online, a meno che non si tratti di merce e oggetti proprio introvabili in città».

Aggiunge il sindaco Christian Bianchi: «Sembra paradossale, ma invece proprio questa fase così incerta potrebbe trasformarsi per qualcuno in una nuova opportunità. A Laives ci sono diversi settori commerciali completamente scoperti che potrebbero essere occupati e poi dare soddisfazioni di carattere economico. Lo dico alla luce degli ultimi arrivi in ordine di tempo, negozianti che qui si sono insediati e stanno lavorando. Inoltre vorrei mettere l’accento su un altro aspetto determinato proprio dalla crisi scatenata dal coronavirus: per un po’ di tempo, rimarranno in vigore le limitazioni agli spostamenti, così come la volontà di muoversi, e questo potrebbe essere un’opportunità in più per chi decidesse di aprire un’attività commerciale a Laives. Penso a qualche giovane che abbia voglia di mettersi in gioco e di avviare un’attività imprenditoriale autonoma. Proprio questa fase di uscita dalla crisi potrebbe essere quella più idonea per provare».

L’appello del sindaco è rivolto anche a imprenditori e commercianti di Bolzano, perché nel capoluogo, con l’apertura dei centri commerciali, la lotta per la sopravvivenza si è fatta durissima, mentre nella cintura urbana, con circa 25mila abitanti (comprese Bronzolo e Vadena) ci sarebbero settori commerciali non ancora coperti a disposizione di chi abbia voglia di provare.













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