Gli alpini compiono 90 anni e sfileranno in città 

L’anniversario. Fervono i preparativi per le iniziative nella cornice dei 200 anni del Comune Fondato nel 1929, il gruppo Ana locale non si è fatto scoraggiare dalle vicissitudini del Novecento


Bruno Canali


Laives. Il gruppo alpini di Laives compie 90 anni. Li festeggerà a settembre con una serie di manifestazioni pubbliche tra cui la sfilata con lo striscione, come era stato in occasione dell’85esimo, 5 anni fa. Fra le associazioni locali, il gruppo alpini è fra le più anziane. Come raccontano le cronache, fu costituito nell’ottobre 1929 sotto la guida di Francesco Defranceschi. Nel 1943, in seguito alle vicende legate all’armistizio, anche il gruppo di Laives, come tutti gli altri e le associazioni d’arma dell’epoca, fu sciolto.

Passata la guerra, con le sue rovine, nel 1949, quando ogni iniziativa che avesse a che fare con gruppi d’arma era vista con sospetto, un gruppo di amici legati tra loro da vincoli camerateschi decise di rifondare la sezione cittadina. Erano della partita Mariz, Endrizzi e Pisoni, di Vadena, e Franz Defranceschi, Luigi Dallago ed Evaristo Comperini di Laives. Questi pionieri raccolsero presto le simpatie della popolazione grazie alla proverbiale solidarietà che caratterizza ancora oggi le penne nere. Ben presto al gruppo fondatore si unirono una cinquantina di altri e, in occasione della prima assemblea, capogruppo venne eletto Rodolfo Fasanelli, al quale si affiancarono i soci fondatori.

Senza sede, senza il gagliardetto, iniziarono umilmente a lavorare e nel 1950, per la prima uscita pubblica, organizzarono un “ballo scarpone” all’Hotel Casagrande, in via Kennedy. Col ballo riuscirono a raccogliere i soldi necessari per acquistare il gagliardetto e ci fu una grande festa, all’ombra del vecchio municipio, con la partecipazione di varie autorità e della popolazione di Laives. Madrina fu Lucia, madre del sottotenente alpino Carlo Gerometta, deceduto in guerra, al quale fu intitolata la sede. La prima adunata alla quale questi alpini presero parte fu quella di Genova, nel 1952, e il loro coro (il “Latemar”) si esibì alla Rai e fece vari concerti. Solo i problemi finanziari impedirono a questa esperienza corale di proseguire.

La sede invece non c’era ancora: per ritrovarsi non rimaneva che recarsi nei locali pubblici, nelle case o nelle cantine. Solo nel 1984 il Comune diede in uso al gruppo alpini i locali di una vecchia scuola, in via Pietralba 37, dove ancora oggi si tro la sede. Il resto è storia moderna, con la posa di un cippo dedicato ai “caduti in guerra e in pace, di ieri e di oggi”, davanti all’ingresso della caserma carabinieri Guella, sede del Settimo reggimento carabinieri, dove ogni anno si depone una corona in memoria di chi è scomparso nei conflitti. Attuale capogruppo è Gianni Ruggirello, il quale, assieme ai suoi alpini, sta lavorando alla preparazione del 90esimo anniversario dalla fondazione della sezione Ana cittadina.













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