Gli artigiani: «Pochi lavori dalla mano pubblica» 

Piccole imprese. La burocrazia accresce la difficoltà nel trovare appalti per le ditte locali La replica di Bianchi: «Iscrivetevi al portale provinciale, c’è spazio per tutti e noi peschiamo da lì»


Bruno Canali


Laives. La nuova normativa che alza da 40 mila a 150 mila euro il tetto di spesa dei lavori pubblici entro il quale l’amministrazione comunale può affidare in maniera diretta (previa la richiesta di almeno tre offerte) l’appalto apre prospettive nuove e sicuramente interessanti anche per le piccole imprese artigianali, quelle che a Laives sono presenti in buon numero. Si tratta di quelle imprese che più volte si sono lamentate di far fatica a conquistare gli appalti pubblici, sopratutto a causa di una burocrazia definita «asfissiante».

Anche per questo l’amministrazione comunale, nelle relazioni che accompagnano i bilanci, da tempo sottolinea che “le aziende del territorio dovrebbero essere i primi soggetti interessati alla partecipazione a bandi per la fornitura di beni e servizi o per lavori. Molte aziende, specialmente le più piccole, faticano a partecipare per le difficoltà di carattere amministrativo. L’amministrazione comunale intende affiancare e formare le aziende, al fine di aiutarle a cogliere queste opportunità di lavoro. Il Comune quindi avvierà un progetto di creazione di una rete di imprese che abbia lo scopo di generare una forte interazione e relazione tra soggetti appartenenti a tutte le categorie: imprenditori, artigiani, commercianti, cittadini, associazioni, al fine di incentivare tutti i meccanismi di collaborazione sociale ed economica”.

Dice a proposito il sindaco Christian Bianchi: «Due anni fa organizzammo una serata informativa con gli artigiani e con le aziende che lavorano anche con l’ente pubblico. Facemmo allora e ribadisco adesso una premessa indispensabile: bisogna iscriversi all’apposito portale provinciale. Solo in questo modo, quando uno dei nostri uffici deve invitare qualche ditta per un lavoro, può conoscere quelle disponibili sul territorio ed eventualmente invitarle a partecipare. Rinnovo questa esortazione specialmente adesso che si potrà aspirare a conquistare appalti fino a una somma di 150 mila euro. Anche il Comune di Laives, entro questa quota, ogni anno ha diversi lavori da appaltare e lo fa volentieri chiedendo offerte prima di tutto a quelle locali. Per quel che riguarda poi le difficoltà legate alla parte burocratica, che effettivamente esistono, specialmente per una piccola azienda artigianale, ricordo che sia Cna sia Apa sono a disposizione per fornire il supporto necessario. Gli appalti pubblici, se non altro, garantiscono alle imprese pagamenti certi, mentre a sua volta il Comune, con le aziende locali, ha maggiori garanzie per quanto riguarda la manutenzione e gli interventi successivi. Rinnovo perciò l’invito a tutte le aziende che non l’abbiano già fatto a iscriversi al portale provinciale perché è lì che anche il nostro Comune va a cercare le imprese da invitare».













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