Il trittico di San Giacomo torna all’antico splendore

Laives. La chiesetta gotica simbolo di San Giacomo ospita un gioiello artistico che a lungo è rimasto nascosto. Si tratta del trittico dell’altare, risalente al 1500, opera del maestro Narciso di...



Laives. La chiesetta gotica simbolo di San Giacomo ospita un gioiello artistico che a lungo è rimasto nascosto. Si tratta del trittico dell’altare, risalente al 1500, opera del maestro Narciso di Bolzano restaurata recentemente. Fu rimosso attorno al 1670 dal suo posto originario nell’abside e collocato su una mensola in muratura sul lato destro della navata. In quell’occasione furono eliminate la predella, il paliotto, il fastigio e furono aggiunti la Madonna con il Gesù Bambino e il frontone cuspidale.

Il trittico rappresenta la Madonna con Gesù Bambino in braccio, affiancata dai santi Giacomo e Barbara. Il patrono della chiesa, san Giacomo il Maggiore, è raffigurato come un pellegrino, con bastone, cappello, conchiglia e mantello: di lì passava un’antica via verso Santiago di Compostela. Santa Barbara porta una corona sul capo e con la mano destra sorregge il calice con l’ostia. Nell’anta sinistra c’è santo Stefano, con la mano sinistra mancante, capelli ricci, un cappello alla moda del tempo, una veste con ornamenti simboleggianti il melograno, un ampio mantello e scarpe a punta allungata. Nell’anta destra un cavaliere dell’epoca, munito di elmo con visiera e armatura lavorata, nella mano sinistra regge un ramo e in quella destra uno scudo e una lancia. Sulla parte esterna delle ante ci sono episodi tratti dalla Passione di Cristo. Quindi altre figure minori. Il restauro del trittico, così come dell’edificio in generale, è stato fortemente voluto dal comitato della chiesa di San Giacomo. Dal giorno della festa patronale il trittico restaurato può nuovamente essere ammirato dai visitatori della chiesetta in tutto il suo rinnovato splendore. B.C.













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