Laives. La magia del teatro è più forte delle tante difficoltà che la Filodrammatica di Laives quest’anno, a causa del Covid-19, ha dovuto affrontare per organizzare il 41esimo concorso nazionale di teatro dialettale “Stefano Fait”, che inizia venerdì 9 ottobre, alle 20.45, nella sala del teatro Gino Coseri.

Lo presenta con orgoglio Loris Frazza, direttore artistico della compagnia teatrale di Laives: «Ringrazio prima di tutto le compagnie che nonostante i mille problemi hanno deciso di aderire alla nostra proposta. È ancora grande la confusione riguardo alle iniziative nelle sale teatrali, fra sanificazioni e distanziamenti, sia sul palco sia fra il pubblico. Inoltre se uno degli attori dovesse manifestare sintomi riconducibili al Covid-19, lo spettacolo salterebbe e noi dovremmo essere pronti a sostituire la compagnia con un’altra. Nonostante questi problemi sarà sicuramente una bella rassegna, con nove spettacoli, uno dei quali sarà “El rosario in taa staa”, della compagnia veneta “La Bottega”, che proponiamo dopo l’annullamento lo scorso anno».

Frazza sottolinea che sarà un abbonamento ridotto e che i posti in sala al Gino Coseri saranno dimezzati. «Per questo ringrazio la Provincia e il Comune, che ci garantiscono un sostegno concreto, perché dimezzando i posti si dimezzano anche i biglietti venduti. A proposito, già tre quarti degli abbonati hanno rinnovato l’adesione e per ogni spettacolo saranno in vendita circa cinquanta biglietti d’ingresso. Quest’anno abbiamo scelto il motto “Sicuramente a teatro - a teatro in sicurezza”, proprio per la particolare situazione venutasi a creare a causa del coronavirus».

Il compito di dare il via alla rassegna è affidato al gruppo teatrale “La trappola”, di Vicenza, con la sua commedia in dialetto veneto “Le mirabolanti fortune di Arlecchino”. La chiusura della rassegna con le premiazioni del concorso sarà venerdì 26 febbraio e vedrà in scena la stessa Filodrammatica di Laives. Proporrà al pubblico il nuovo lavoro “In casa del giudice”, preparato durante il lockdown con gli attori che provavano in videoconferenza. B.C.