La ricerca delle medie Filzi citata anche alla Nasa 

L’osservatorio scolastico. Lo studio su un asteroide appare sul «Minor Planet Bulletin» La strumentazione getta le basi per la creazione di un laboratorio a livello provinciale


Bruno Canali


Laives. Nella zona scolastica c’è un “occhio” che scruta le profondità dell’universo. È il telescopio installato sulla sommità della torretta che serve come via di fuga dalla palestra, uno strumento professionale acquistato dalla scuola, che corona il sogno, nato qualche anno fa, del professor Gianni Casalnuovo, appassionato astrofilo, che aveva proposto di mettere a disposizione degli studenti la sua esperienza e la sua strumentazione. Il Comune invece ha sostenuto l’onere di allestire, in cima alla torretta, il minuscolo locale che ospita adesso il telescopio professionale.

«Si tratta di un telescopio da 35 centimetri – ha spiegato lo stesso Casalnuovo durante la presentazione al teatro Gino Coseri l’altra sera, presenti il vicepresidente provinciale Giuliano Vettorato (competente per la scuola), il neo sovrintendente provinciale Vincenzo Gullotta, il dirigente della scuola locale Marino Santuari e rappresentanti dell’amministrazione comunale.

Proprio Vincenzo Gullotta ha ricordato che l’idea era partita quando lui stesso era ancora vicepreside della scuola Media Filzi, nel 2014, e che il risultato è stato possibile grazie alla sinergia fra scuola e amministrazione comunale. Fatte le presentazioni, si è passati alla parte più affascinante, durante la quale il professor Casalnuovo, affiancato da Roberto Chinaglia, dell’Unione astrofili italiani, ha riassunto le caratteristiche della strumentazione installata sul tetto scolastico e anche alcune scoperte già fatte.

«Il telescopio può essere comandato da remoto - ha detto Casalnuovo -, cioè da un computer, senza quindi dover essere presenti nella torretta. L’intero funzionamento degli strumenti è automatizzato, comprese apertura e chiusura della copertura. Sarebbe altrimenti impossibile rimanere ore e ore nella torretta, come richiedono determinate ricerche astronomiche. Con questo nuovo strumento abbiamo già osservato e calcolato la rotazione dell’asteroide Moore, che si trova a 300 milioni di chilometri dalla Terra, nella fascia degli asteroidi, e viaggia a 20 chilometri al secondo. Questa ricerca ha avuto anche l’onore di essere citata sul “Minor Planet Bulletin”, per noi un grande onore. Oltre al telescopio, sulla sommità della torretta è installata una camera “All Sky” che consente di fotografare qualunque corpo in rapido movimento sulla volta celeste, come sono le meteore, e che permette l’osservazione delle stelle binarie e dell’attività solare. Il “Filzi School Observatory” si candida quindi a diventare un laboratorio per tutte le scuole locali e anche per quelle del resto della provincia, in particolare le superiori. Con questa strumentazione, utilizzabile anche da remoto, si possono fare varie ricerche, per esempio sulle macchie solari, calcolare distanze e periodi di rotazione e seguire e misurare vari asteroidi, una ricerca citata anche dalla Nasa». Splendide infine le fotografie di galassie e nebulose realizzate con questo telescopio.













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