LAIVES

Montati sei «speed check» a Laives: a giorni le prime sanzioni 

Sono stati richiesti dai residenti per rallentare le corse degli automobilisti. L’autovelox verrà installato di volta in volta in un bidone arancione differente


di Bruno Canali


LAIVES. Sono arrivati anche a Laives i primi speed check. Ieri sono stati montate intanto le colonnine arancioni dentro le quali poi verrà installato il dispositivo vero e proprio che sarà in grado di rilevare la velocità dei mezzi in transito e, se superano i limiti stabiliti, anche fotografarli.

Come aveva anticipato tempo addietro il vice sindaco Giovanni Seppi, intanto sono 6 questi dispositivi acquistati dal Comune di Laives. Sono stati già sistemati lungo la statale 12, all'ingresso della città di Laives; lungo via Kennedy; in via Brennero a Pineta e anche lungo il rettilineo "Raffl" alle porte di San Giacomo, dove da tempo i residenti lamentano transiti a velocità eccessiva, sia da parte di macchine che di motociclette. Si tratta di un problema che è notevolmente aumentato proprio da quando queste strade principali di Laives sono state liberate da buona parte del traffico di transito grazie alla variante e di conseguenza, tolte alcune ore di punta al giorno durante le quali si creano regolarmente incolonnamenti, per il resto della giornata e della notte, diventano strade quasi vuote, che inducono molti a schiacciare un po' troppo sull'acceleratore.

Questione di qualche giorno oramai e questi primi speed check entreranno definitivamente in funzione. Ovviamente, come succede anche in altre realtà provinciali, sarà una presenza "col trucco", perché non in tutti gli speed check che si incontrano lungo le strade c'è effettivamente il dispositivo che rileva la velocità e fotografa la targa dei trasgressori. Però gli automobilisti e i motociclisti in transito questo non possono saperlo e dunque, sono indotti a ridurre eventualmente la velocità. La funzione deterrente degli speed check è proprio questa e si è dimostrata fin dall'inizio molto efficace perché, statisticamente, dove sono installati, le velocità dei mezzi in transito vengono attentamente rispettate, proprio per il timore di incappare nelle sanzioni, sanzioni che sono anche pesanti nel caso di sforamenti elevati.

A gestire i dispositivi quindi sarà la polizia municipale che, come detto, deciderà anche, di volta in volta, dentro quale delle colonnine arancioni installato a lato delle varie strade comunali, sarà da sistemare effettivamente il dispositivo di rilevamento della velocità. Per gli automobilisti e i motociclisti in transito non rimarrà invece altro che rispettare i limiti di velocità nel timore di venire fotografati e sanzionati. Data l'indubbia efficacia di questi dispositivi, è probabile che, dopo i primi sei installati ieri sul territorio comuale di Laives, in futuro altri possano aggiungersi. Le richieste da parte dei residenti non mancano e, tutto sommato, i costi di acquisto e gesione di tali dispositivi sono abbordabili per l'amministrazione comunale. Per chi transita insomma, non rimane che rispettare i limiti di velocità indicati.













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