Nuove opportunità I commercianti reagiscono alla crisi

Laives. Dal punto di vista economico, per molti la pandemia è stata un brutto colpo, ma per qualcuno ha significato un’opportunità da prendere al volo per svilupparsi o per iniziare un’attività. Per...



Laives. Dal punto di vista economico, per molti la pandemia è stata un brutto colpo, ma per qualcuno ha significato un’opportunità da prendere al volo per svilupparsi o per iniziare un’attività. Per la “Frutteria da Mario”, di Mario Jonusllari, è stata l’occasione per lasciare il piccolo negozietto dove si trovava prima e, rimanendo in via Pietralba, spostarsi nei locali vuoti dell’ex macelleria “Koch”.

Il cambio ha portato indubbiamente un miglioramento, anche dal punto di vista della visibilità oltre che dell’operatività, e a salutare questo nuovo corso, da Mario hanno fatto un salto il sindaco Christian Bianchi e l’assessora al commercio Claudia Furlani per complimentarsi e per sottolineare ancora una volta che, nonostante il periodo difficile, c’è ancora chi ha il coraggio di investire e di rischiare in prima persona.

«Negli ultimi mesi – dice quindi l’assessora Furlani – purtroppo anche a Laives abbiamo dovuto assistere alla chiusura di esercizi commerciali. In alcuni casi si è trattato della raggiunta età per il pensionamento dei gestori, in altri la fine di un’iniziativa più recente. Però c’è anche la soddisfazione di vedere nuovi arrivi e aperture, come il camioncino del pesce che da qualche tempo staziona regolarmente al mercato di Pineta. Anche in questo caso è stata una scelta indovinata, quella del suo proprietario». Fra le aperture, anche una gastronomia-pizzeria da asporto in un locale vuoto da tanti anni in via Montessori, tutti segnali incoraggianti di ripresa del settore. L’appello del sindaco è quello di pensare a Laives come a un’opportunità, posto che qui alcune categorie merceologiche sono ancora del tutto scoperte.

«Con i rappresentanti di categoria – continua Furlani – stiamo valutando la possibilità di riproporre quest’estate qualche venerdì lungo. In questo caso il problema principale, come si può immaginare, rimane quello delle normative anticontagio e della necessità, ancora, di mantenere il distanziamento sociale ed evitare gli assembramenti, cosa pressoché impossibile con i venerdì lunghi dei commercianti. Comunque ci stiamo confrontando con i rappresentanti dei commercianti per vedere se sia possibile organizzare qualcosa quest’estate, se nel frattempo dovessero cambiare le norme».













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