Petardo nell’auto, l’indagine resta ancora aperta

Laives. In via Anton Thaler, a San Giacomo, dove era parcheggiata su uno stallo pubblico l’automobile del dentista Ahron Nicolussi, purtroppo non ci sarebbero telecamere utili all’indagine avviata...



Laives. In via Anton Thaler, a San Giacomo, dove era parcheggiata su uno stallo pubblico l’automobile del dentista Ahron Nicolussi, purtroppo non ci sarebbero telecamere utili all’indagine avviata dalla questura per cercare di risalire a colui che nel tardo pomeriggio di martedì ha piazzato un potente petardo nel paraurti posteriore del mezzo. La deflagrazione ha staccato il paraurti dalla carrozzeria e distrutto i fanali, causando un notevole danno.

Ma l’aspetto che maggiormente ha destato preoccupazione e che, dalle prime verifiche effettuate sull’automobile, sembra che quello che successivamente è stato identificato come un petardo artigianale sia stato volutamente inserito all’interno del paraurti e che quindi non sia stata una bravata finita male. Secondo i vigili del fuoco, che pure hanno fatto un sopralluogo, addirittura ci sarebbe stato un tentativo di aprire lo sportello che custodisce il tappo del serbatoio e si può immaginare che cosa sarebbe successo se il petardo fosse stato gettato nel serbatoio della benzina. Sulla volontà di causare danni all’auto insomma ci sono pochi dubbi, rimane da capire però quale sia il movente di un gesto così sconsiderato e il primo a chiederselo è lo stesso dentista che ha subito il dolo.

Dalla Questura fanno sapere che si stanno facendo accertamenti col proprietario dell’automobile, in modo da determinare se si sia trattato di un gesto rivolto a una vittima ignota al responsabile o se invece sia stato un atto intimidatorio. Ipotesi che però si tenderebbe a escludere, quella dell’intimidazione, dato che il dottor Nicolussi esclude di poter essere oggetto di antipatie personali o lavorative, non avendone mai avuti i segnali. Gli agenti hanno anche setacciato la zona intorno al punto dove la Volkswagen Polo del dentista era parcheggiata alla ricerca di eventuali telecamere di cui poter acquisire le immagini, così da risalire all’aspetto del responsabile del gesto. Nell’area, però, di telecamere di sicurezza puntate sulle strade non ne sono state trovate. B.C.













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