Piano urbanistico digitale, i tempi si allungano ancora 

Procedimenti al palo. Gli operatori immobiliari chiedono che i documenti siano messi in rete Tra i vantaggi, lo snellimento della burocrazia e il risparmio di carta. Ma il Comune tergiversa


Bruno Canali


Laives. Anche il Comune di Laives, per quanto riguarda specificatamente le pratiche urbanistiche, si è incamminato sulla strada della digitalizzazione. Ma ancora parecchio rimane da fare. Spiegano a proposito gli addetti ai lavori, come sono ad esempio le agenzie immobiliari: «Se volessimo verificare in quale zona del territorio comunale si trovi esattamente una particella edificiale non potremmo farlo via internet, bensì solo recandoci in municipio per ottenere la documentazione. Altro esempio: per poter fare una stima del valore di una superficie bisognerebbe conoscerne esattamente l’ampiezza, sapere di quale particella si tratti e se sia edificabile. Anche in questo caso bisogna fare domanda e poi recarsi in municipio o farsi mandare la documentazione. Altre realtà comunali della nostra provincia in tal senso sono già più avanti e queste informazioni si possono facilmente reperire al terminale rimanendo in ufficio, snellendo quindi le pratiche da svolgere».

Spiega a proposito Giovanni Seppi, vicesindaco e assessore all’urbanistica: «Parte dei procedimenti, come le asseverazioni o le attestazioni, anche da noi sono disponibili in digitale, così come l’elenco delle concessioni edilizie. Per quanto riguarda invece i progetti, questi intanto si possono depositare solamente in forma cartacea. L’ufficio urbanistica poi provvede a scansionarli e io pongo la firma digitale alla documentazione. Si tratta di una fase, quella attuale, che dovrebbe essere di passaggio, perché ancora non abbiamo ben chiaro come andranno presentati, in forma digitale, questi progetti. Effettivamente per i Comuni minori la procedura è più semplice, ma per noi, come per Bolzano, è più complicato».

Oltre alla comodità per tutti gli operatori del settore, che grazie alla digitalizzazione dei documenti possono facilmente lavorare senza spostarsi dall’ufficio, mettere il Piano urbanistico in rete dovrebbe contribuire a ridurre drasticamente anche l’uso della carta come supporto dei documenti. Questo già avviene per quel che riguarda l’attività amministrativa del consiglio comunale, con i consiglieri che ormai possono consultare al computer delibere e mozioni ed eventualmente stampare le parti che maggiormente interessano. Avere anche un Piano urbanistico comunale completo e aggiornato, con le migliaia di particelle nelle quali è suddiviso, consultabile al computer sarebbe un passo in avanti, specialmente per quanto riguarda i rapporti fra privati e uffici pubblici, perché ridurrebbe i tempi ed eviterebbe lungaggini burocratiche. Certo l’inserimento di tutti i dati in rete è un lavoro impegnativo, così come il loro costante aggiornamento. Però è quello che gli operatori nel settore immobiliare e urbanistico chiedono con sempre più forza per rimanere al passo con i tempi. La strada ad ogni modo è segnata e, anche per quanto riguarda il settore urbanistica del Comune di Laives, la digitalizzazione arriverà.













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