Si insedia l’ultima coop ma resta il nodo dei servizi 

Zona Toggenburg. La parrocchia cerca di creare legami fra le 300 famiglie arrivate Sull’area l’ombra del “quartiere dormitorio”: per ora non sono previsti negozi, bar o ristoranti


Bruno Canali


Laives. Completata – o quasi – l’urbanizzazione delle due zone Toggenburg, a Pineta monte, occorre anche “creare comunità” fra le circa 300 famiglie che negli ultimi anni, con la costruzione di numerose cooperative, si sono insediate lì, fino a creare un nuovo quartiere di Pineta. Passo importante in questa direzione, per scongiurare che si tratti di un’altra zona dormitorio, sarebbe la realizzazione di servizi per i nuovi abitanti.

Domenica mattina in uno spazio all’aperto accanto al giardino pubblico della zona Toggenburg 1, il decano Walter Visintainer ha celebrato una messa con i residenti proprio per rafforzare in senso di comunità. Per completare del tutto la zona manca ancora l’intervento programmato dall’Ipes in zona Toggenburg 1 e, un po’ più a monte, la piccola zona d’espansione Rotwand, per la quale si stanno mettendo assieme i soci necessari. Una comunità ha anche bisogno di determinati servizi: ne parla il vicesindaco Giovanni Seppi. «Iniziando dal programma Ipes – spiega – questione di qualche mese e dovrebbe prendere il via l’intervento per la costruzione di 27 alloggi destinati all’edilizia sociale. Saranno realizzati nello spazio ancora libero che si trova in zona Toggenburg 1, pressappoco dove domenica è stata celebrata la messa dal nostro decano. Poi le zone Toggenburg 1 e Toggenburg 2 saranno complete. Ospitano all’incirca 300 famiglie, quindi formano oramai un nuovo quartiere di Pineta. Un quartiere che però non deve rimanere a sé stante, ma divenire parte integrante di Pineta. Per questo da anni si sta lavorando all’accordo con un privato, il proprietario di casa Balzan, per acquisire la sua casa ormai in stato di abbandono e, dopo averla abbattuta, aprire il varco che collegherà le zone Toggenburg a Pineta vecchia, dove ci sono tutti i servizi necessari: dalla scuola alla chiesa, dal tabacchino alla banca e all’ufficio postale. In via Brennero c’è anche il supermercato per la spesa. Da quanto sappiamo, per ora non è previsto alcun negozio nelle zone Toggenburg. Del resto faticano a sopravvivere anche quei pochi che ci sono in via Brennero, a Pineta vecchia. Comunque, una volta realizzato il breve collegamento fra zone Toggenburg e via Dolomiti a Pineta, raggiungere i negozi, le scuole e così via sarà molto più comodo per tutti».

Parlando del collegamento diretto al posto di casa Balzan, il vicesindaco afferma che ci sono stati già contatti con l’Ufficio mobilità della Provincia per arrivare a far transitare, proprio dal futuro passaggio (che sarà esclusivamente pedociclabile e per mezzi di soccorso) anche l’autobus circolare della Sasa che oggi invece, per raggiungere le zone Toggenbug, deve fare il giro attraverso via Maso Renner. Sarà una notevole semplificazione e un miglioramento per tutti i residenti di Pineta. Ultima arrivata, la zona Rotwand, nell’angolo ancora libero più a monte dell’abitato. In questo specifico caso, è in corso, da parte di Cooperdolomiti, la formazione della cooperativa dei soci che ci andranno ad abitare una volta finiti i lavori di costruzione.













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