Stanziati i fondi per la chiesetta di San Giacomo

Laives. La chiesetta simbolo di San Giacomo indubbiamente è uno dei monumenti storici ancora presenti nel territorio comunale di Laives. Al suo interno c’è un altare gotico di pregio che risale circa...



Laives. La chiesetta simbolo di San Giacomo indubbiamente è uno dei monumenti storici ancora presenti nel territorio comunale di Laives. Al suo interno c’è un altare gotico di pregio che risale circa al 1500, altare che ha bisogno di un restauro conservativo. La questione era stata già presa in esame qualche anno fa dalla parrocchia di San Giacomo e nel 2017, effettivamente, l’Ufficio beni artistici e architettonici della Provincia aveva indicato il nome del restauratore professionista al quale affidare il delicato intervento. Si tratta di Karl Volgger, di Campo di Trens, che si è offerto di fare il lavoro per un costo di 27.766 euro.

Adesso la giunta comunale di Laives ha deliberato di procedere con l’intervento, prima di tutto stipulando con la parrocchia di San Giacomo una convenzione in base alla quale sarà erogato dal Comune un contributo di 20 mila euro per il restauro. Il restauratore, contattato nuovamente, ha confermato la somma che aveva indicato nel 2017 e così, una volta espletata la parte burocratica, potranno iniziare i lavori di restauro. Oltre ai 20 mila euro da versare alla parrocchia di San Giacomo, nella delibera della giunta comunale si tiene aperta anche una possibilità accessoria, cioè quella di aggiungere eventualmente una somma con la quale esporre pubblicamente questa opera d’arte dotandola di un impianto di allarme.

Strada facendo la chiesetta è già stata sottoposta a restauri e consolidamenti della parte muraria, e nell’estate 2016 in cima al campanile è stata installata una nuova campana, fusa in Tirolo da uno specialista del settore, campana sulla quale è incisa una frase in latino che dice “grande è chi serve i piccoli”, richiamo all’affresco di San Cristoforo che un tempo ornava la facciata principale della chiesa (dipinto nel 1495 e poi staccato nel 1905; oggi si trova al museo di Bolzano) e accompagnava i pellegrini diretti a Santiago De Compostela.

La chiesa è più antica dell’altare gotico e le prime notizie certe di una sua presenza si trovano in documenti che risalgono al 1227. È dedicata all’apostolo San Giacomo maggiore, patrono dei pellegrini e dei viandanti, e anche quetso conferma che fu edificata lungo la via Romea, una delle principali strade seguite dai pellegrini. B.C.













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