Stocker al centro profughi «Vi insegnerò il tedesco» 

L’assessora provinciale ierui in visita alla struttura in zona industriale «Fondamentale imparare le due lingue e trovare un lavoro. Verrò a farvi lezione»


di Bruno Canali


LAIVES. Ieri pomeriggio, i profughi alloggiati da qualche mese presso il centro realizzato in zona industriale sud a Laives, hanno ricevuto la visita dell'assessora provinciale Martha Stocker, per l'occasione accompagnata dal vice sindaco di Laives, Giovanni Seppi e dalla consigliere Sieglinde Niederstätter Fauster. L'occasione per la visita è stata quella delle «porte aperte», una giornata per tutti, durante la quale la sessantina di ospiti di varia estrazione religiosa e culturale, ha anche fatto vedere le varie attività che là si svolgono: dalla cucina alla manutenzione ad altri lavori. L'assessora Stocker ha visitato la struttura ricavandone una buona impressione dal punto di vista logistico e intrattenendosi con i profughi e con i responsabili di Volontarius che gestiscono la struttura. Nell'auspicare che gli ospiti si impegnino anche per apprendere italiano e tedesco (qualcuno già li comprende) si è dichiarata disponibile a venire lei stessa una sera di persona al centro per insegnare, portando i libri in diverse lingue, perché questa è la base per una integrazione positiva. La struttura ricavata in zona industriale a Laives è dotata di alcune aule appositamente realizzate proprio per i corsi di vario tipo. «È anche opportuno che gli ospiti di queste strutture trovino un lavoro - ha detto Stocker - per impiegare proficuamente il tempo di permanenza». «Abbiamo preso i necessari contatti con aziende della nostra zona industriale - ha spiegato il vice sindaco Seppi - ma al di là della disponibilità, gli imprenditori ci dicono che occorre, prima di tutto, una minima conoscenza delle nostre due lingue, così da poter comprendere le indicazioni e anche le nozioni basilari sulla sicurezza all'interno delle aziende». L'occasione delle porte aperte ha dato modo a diversi cittadini di visitare la struttura e di contattare anche gli ospiti i quali, a loro volta, ben volentieri hanno offerto assaggi di cibi tradizionali e dimostrato le attività che svolgono normalmente. È stata insomma una giornata di festa, preziosa anche per sciogliere eventuali pregiudizi, una presenza che si sta dimostrando estremamente discreta e priva di problemi.













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