LAIVES. Dopo l’incontro dell’altro pomeriggio con i vertici della giunta provinciale e con il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi per parlare dell’ipotesi di spostamento dell’A22 è tregua nelle polemiche con il Comune di Laives e Vadena.

Non si abbassa però la guardia a sud del capoluogo provinciale, in attesa - come dice il sindaco di Laives - "di poter finalmente vedere il malloppo con le ipotesi e le alternative rispetto all’attraversamento del nostro territorio, predisposte dai tecnici dell’A 22".

Nel frattempo si è riunita anche la Svp di San Giacomo-Agruzzo che, come quella di Laives, ha subito ribadito il no ad un attraversamento in supeficie, della vallata a sud di Bolzano per spostare l’Autostrada in galleria.

"Ci siamo confrontati su questa e altre ipotesi - dice Robert Tezzele, Obmann Svp a San Giacomo e consigliere comunale a Laives - ed abbiamo convenuto con tutti gli altri che sarebbe un progetto devastante e per diverse ragioni. La prima riguarda le indicazioni della stessa legge urbanistica provinciale, che auspica risparmio di terreni, cosa che non sarebbe con l’attraversamento della vallata. Poi ci sarebbe il nuovo casello, a breve distanza da quello di Bolzano sud e altro terreno occupato da strade, mentre noi siamo anche dell’opinione che queste grandi infrastrutture dovrebbero essere collocate il più possibile nelle aree già sfruttate. Come Svp di San Giacomo-Agruzzo chiederemo un incontro col presidente Kompatscher per parlare anche delle possibili alternative all’attraversamento della vallata, vedi la via Einstein a Bolzano".

C’è un’altra conferma emersa durante l’incontro dell’altro pomeriggio in Provincia che non farà piacere alle comunità della bassa Atesina: lo spostamento dell’A22 metterà una pietra sopra al prolungamento della variante in galleria fino a Bolzano nord.

"Il presidente Kompatscher ci ha spiegato che quest’opera verrebbe a costare almeno 400 milioni - dice il sindaco di Laives - e quindi prima di tutto si guarderà all’A22 e questo prolungamento della variante probabilmente non lo vedremo più. Il problema - come ci è stato accennato durante l’incontro, è proprio di natura economica, perché prolungare la variante in galleria che oggi sbuca in zona industriale a Bolzano, significherebbe doverlo fare con due distinte "canne", una per ogni senso di marcia. Dovendo realizzare una nuova galleria a due canne, imporrebbe altrettanto per la parte a sud già esistente, vale a dire la variante in galleria alle spalle dell’abitato di San Giacomo (che è monocanna) e questo farebbe "esplodere" i costi. La convinzione è che invece, l’attuale tracciato dell’A22 a Bolzano, una volta spostato in galleria, diventerebbe la variante che ancora manca. Noi abbiamo chiesto a Kompatscher di poter vedere tutte le ipotesi progettuali dell’A22 ed essere costantemente coinvolti nella discussione. Rimane anche la richiesta che se proprio decideranno di attraversare la vallata a sud di Bolzano, lo facciano sotto terra per eliminare un impatto ambientale che altrimenti sarebbe devastante".

Chi conosce bene il territorio fra Laives e San Giacomo, di fronte all’ipotesi di un interramento dell’Autostrada che attraversa la valle da ovest a est esprime grosse perplessità.

"E’ notoriamente un sottosuolo acquitrinoso e caratterizzato da zone torbose - dice chi ha fatto esperienza - e quindi estremamente instabili, per attraversare le quali servirebbero soluzioni tecniche dai costi decisamente imprevedibili".(b.c.)