Laives. Nel territorio comunale di Laives, l’unica antenna per le telecomunicazioni rimasta all’interno dell’abitato è quella nel centro di San Giacomo. Si trova in una posizione delicata, perché è collocata a pochi metri dalla zona scolastica. Proprio per questo, da tempo sono in corso trattative per riuscire a spostare l’antenna all’esterno dell’abitato.

Dice a proposito il vicesindaco Giovanni Seppi, che segue la questione: «Passate le ferie, riprenderemo i contatti con i proprietari privati del terreno sul quale contiamo di far spostare l’antenna. Ras e gestori della telefonia mobile spingono a loro volta per raggiungere l’obiettivo, quindi spero che in autunno riusciremo a raggiungere un accordo».

Il vicesindaco sottolinea che Laives è fra i comuni altoatesini dove ormai le antenne per la telefonia mobile sono lontane a sufficienza dai centri abitati, e infatti, spostata quella in centro a San Giacomo, l’inquinamento elettromagnetico sarà minore. L’ultimo intervento in questo senso è stato quello che ha riguardato l’antenna un tempo posta sul tetto della casa delle associazioni, in cima a via Pietralba, spostata a monte della città. Un altro impianto del genere (dal quale il Comune ricava un affitto) è invece collocato in zona sportiva Galizia, sui grandi piloni di sostegno dei fari. L’antenna nel centro di San Giacomo potrebbe verosimilmente essere collocata verso la costa montana a est dell’abitato.

Va tenuto presente anche che le antenne, per la funzione che svolgono, non possono essere messe dove capita, perché devono coprire aree di una determinata estensione per garantire il funzionamento dei telefoni cellulari. Il problema principale invece è rappresentato dalle emissioni di onde elettromagnetiche, una fonte di inquinamento sul quale si dibatte da anni. A Laives si era riusciti a far spostare l’antenna che era sulla casa delle associazioni, a poche decine di metri da una scuola materna. A San Giacomo va anche tenuto presente che l’area dove si trova attualmente l’impianto è proprietà della Telecom, e non del Comune, perciò occorre preventivamente avere anche la disponibilità di questo gestore della telefonia mobile per riuscire a far spostare l’antenna. Il vicesindaco ad ogni modo è fiducioso che alla fine si riuscirà a trovare un accordo fra le parti in gioco. B.C.