Via Sottomonte, intervento urgente contro le frane

Laives. Con procedura di “somma urgenza”, recentemente il Comune ha affidato al geologo Michele Nobile l’incarico di progettare la messa in sicurezza di un tratto di strada che dalla città sale verso...



Laives. Con procedura di “somma urgenza”, recentemente il Comune ha affidato al geologo Michele Nobile l’incarico di progettare la messa in sicurezza di un tratto di strada che dalla città sale verso i masi di Montelargo.

Da quel versante infatti lo scorso 6 dicembre, in seguito a copiose precipitazioni atmosferiche, era franata verso valle una colata di fango e sassi che, fortunatamente, non aveva raggiunto le case del sottostante quartiere di via Sottomonte. Proprio a seguito del sopralluogo che era stato fatto in dicembre, l’Ufficio provinciale geologia aveva indicato la necessità di una sistemazione dei versanti franati il più presto possibile, ovviamente sotto la direzione di un geologo.

La scelta di Michele Nobile come geologo per questo studio volto a mettere in sicurezza la zona è stata determinata anche dalla considerazione che è lo stesso esperto che sta anche studiando a fondo la parte a valle del punto di intervento, quella più vicina alle case di via Sottomonte, sempre per progettare un piano di messa in sicurezza, quindi conosce molto bene il territorio e i punti interessati dal problema idrogeologico.

Proprio quel versante montuoso alle spalle di via Sottomonte è fra i “sorvegliati speciali” dal punto di vista idrogeologico, perché anche in passato aveva creato alcuni problemi. L’intenzione è quella di prolungare una massicciata paramassi realizzata alle spalle di una recente costruzione in fondo a via Sottomonte, arrivando almeno a un condominio che si trova proprio ai piedi del crinale, oltretutto alla fine di un canalone dove talvolta scende acqua.

È proprio in quella direzione che è avvenuta anche la frana dello scorso 6 dicembre, uno smottamento partito più in alto a causa della pioggia e che fortunatamente non è arrivato fino in fondo, probabilmente perché è stato frenato dalla vegetazione. È stato però un campanello d’allarme che, come detto, ha portato alla risoluzione di intervenire il più presto possibile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità