La storia

Laureata-pastora, la giovane che cura gli argini con le pecore

La scelta green di Sandra Hofer, che sta lavorando assieme a Daniel Paratscha su incarico della Provincia per mantenere pulite le sponde dei fiumi in Alto Adige



BOLZANO. Qui non si sente il rumore dei trattori e neanche slogan di protesta. Lungo l'argine del fiume Adige a sud di Bolzano si avverte solo il belato di centinaia di pecore. Il gregge di Sandra Hofer non sta oziando, sta lavorando su incarico della Provincia autonoma.

Sono infatti in corso i lavori di pulizia e manutenzione degli argini dell'Adige tra Merano e Salorno. Un prezioso contributo arriva dai "tagliaerba viventi" che sono i veri protagonisti di questo progetto pilota all'insegna della sostenibilità. Sandra, come anche il pastore Daniel Paratscha, hanno sempre sottocchio le loro 150 pecore che lentamente procedono lungo i pendi dell'argine. Con precisione 'falciano' l'erba che a febbraio si prepara lentamente all'esplosione di verde della primavera. A tenere unito il gregge ci pensano i loro cani. Tutto sembra facile e in equilibrio.

Durante una breve sosta Sandra racconta la sua storia davvero particolare: "Sono laureata in economia e commercio. Ho studiato tre anni alla Libera università di Bolzano e due a Innsbruck. Dopo la laurea avrei potuto lavorare in giro per il mondo, ma mi sono accorta che stare ferma in ufficio non era quello che volevo", spiega. Da sempre Sandra era affezionata alle pecore che lo zio teneva al suo maso a Chiusa, in valle Isarco.

"Da quando sono bambina gli animali sono la mia passione. Quindi sono tornata alle mie radici, faccio la pastora e sono felice", afferma la giovane donna soddisfatta. Le pecore non solo tengono puliti i pendii dell'argine, ma con il loro peso consolidano anche il terreno. Questo è importante in caso di piena. Ora la vecchia tradizione è stata riscoperta. "Il progetto funziona bene", conferma Daniel. "A noi danno l'erba da pascolo di cui abbiamo bisogno e la Provincia è contenta del lavoro che facciamo, aiutiamo la natura. Ognuno ci guadagna".

Oggigiorno si direbbe una situazione win win. Sandra conferma: "Quando ci hanno chiamati per illustraci il progetto pilota non pensavo che potesse funzionare così bene, vista la presenza di 150 pecore e i cani con la gente che passa sulla ciclabile dell'Adige". "Dove vediamo disponibilità di erba procediamo pian piano. Ci sono giornate che facciamo solo 300 metri d'argine, altre invece anche due, tre chilometri", spiega il pastore.

"La protezione contro le piene è al centro degli interventi di manutenzione degli argini del fiume Adige e dei suoi affluenti, nel tratto tra Merano e Salorno", afferma Fabio De Polo, direttore dell'Area funzionale Bacini montani dell'Agenzia per la Protezione Civile. I lavori vengo effettuati tenendo conto anche delle condizioni naturali degli habitat di piante e animali. Gli ovini stanno falciando i prati, in modo certosino e disciplinato, sostituendosi ai tradizionali macchinari rumorosi. Il gregge è partito da Salorno e sta lentamente pascolando in direzione nord. Un progetto, dunque, sostenibile, che proseguirà fino all'inizio della stagione estiva. 

Gli argini dell’Adige ripuliti grazie all’aiuto delle pecore

Sono ripresi dall'inizio dell'anno i lavori di pulizia e manutenzione degli argini dell'Adige tra Merano e Salorno. Un prezioso contributo arriva anche da un gregge di pecore, "tagliaerba viventi".













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