BOLZANO. L’ipotesi che i lupi che vivono in Alto Adige siano vittima di bracconaggio è stata presentata dal consigliere dei Verdi Riccardo Dello Sbarba. Che lo ha fatto partendo dai numeri. Il tutto è stato oggetto di un’interrogazione in consiglio provinciale.

DaI report provinciale in materia di popolazione di lupi, risultano 15 lupi identificati tramite genetica nel 2020, 7 nel 2019 e 14 nel 2018, vale a dire una popolazione esigua rispetto ad altre regioni alpine e italiane, che registrano un trend continuo di crescita: per spiegare le variazioni anche in negativo della popolazione, c’è chi ipotizza l’esistenza di un bracconaggio anche in Alto Adige.

Così Riccardo Dello Sbarba (Gruppo verde), che ha quindi domandato se si sono effettivamente stati registrati casi di bracconaggio illegale di lupi e orsi in provincia negli ultimi 10 anni e, se sì, quali, dove e per quanti esemplari uccisi o feriti, se no, se la Provincia ritiene che non esista il fenomeno o che non si sia riusciti a intercettare simili azioni illegali, e infine in che modo, da chi, con quale frequenza e con quali mezzi viene controllato in provincia di Bolzano l’eventuale manifestarsi del bracconaggio a discapito di specie protette.

L’assessore Arnold Schuler ha spiegato che negli ultimi 10 anni non ci sono stati casi di bracconaggio riguardanti lupi od orsi, fenomeno invece abbastanza diffuso in Italia, in una percentuale del 15%, un dato abbastanza elevato in relazione a 3.200 animali.

Negli ultimi anni sono state trovate delle carcasse ma non si conosce il motivo del decesso di questi animali: se ne è fatta però segnalazione alla magistratura.

In Alto Adige – ha concluso l’assessore – l’area rurale è molto abitata, sarebbe difficile agire senza essere osservati.

In merito alla quantità dei capi, va considerato che i lupi percorrono fino a 70 km al giorno spostandosi molto velocemente; pertanto anche nell’ambito del Dreier landtag è stato deciso un monitoraggio congiunto.