LUPO

Lupo, Schuler cerca alleanze internazionali

A Vienna l'assessore incontra il ministro alla sostenibilità. Prossima tappa Bruxelles



BOLZANO. Dopo Berlino e Vienna, sarà Bruxelles la prossima tappa del viaggio europeo dell'assessore provinciale all'agricoltura e alle foreste, Arnold Schuler, con l'obiettivo di dare vita a nuove alleanze nel segno di obiettivi comuni, in particolare per quanto riguarda la politica agricola comunitaria (Pac) e la gestione del lupo.

Questi sono stati i temi al centro dell'incontro di Schuler nella capitale austriaca con Elisabeth Köstinger, ministro alla sostenibilità e al turismo.

«È prioritario stringere alleanze sia a livello nazionale che con gli Stati vicini per portare avanti, sia a Roma che a Bruxelles, gli interessi delle zone montane rispetto all'uso dei fondi europei ma anche sulle politiche di management del lupo», sottolinea Schuler.

In tema di gestione del lupo Schuler sta lavorando con una cordata di partner internazionali: «Le zone montane dell'arco alpino interessate dalla presenza di questo predatore devono poter parlare con una voce unica e per questa ragione occorre costituire al più presto un coordinamento in questo senso», spiega Schuler che ha chiesto un abbassamento del livello di tutela del lupo in Europa nell'ambito della direttiva Habitat.

Per quanto riguarda la Pac, quello in corso rappresenta un anno di svolta. Sarà, infatti, l'anno in cui verranno prese decisioni chiave rispetto alla gestione del settore dall'Ue nel prossimo decennio. L'obiettivo è quello di stabilire il contesto finanziario del periodo che va dal 2020 al 2027 prima delle elezioni europee del maggio 2019.

Maggiore sarà il consenso riscosso presso i singoli Stati membri dalla proposta della Commissione europea sul nuovo bilancio Ue dopo il 2020, maggiori saranno le possibilità di poter definire prima del voto le condizioni finanziarie del settore, ha sottolineato la ministra Köstinger nell'incontro con Schuler. «Abbiamo bisogno di tempi certi affinché i nostri contadini possano pianificare con sicurezza anche dopo il 2020», ha osservato Schuler. 













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