TRIBUNALE

Maltrattamento di minori: rischiano di tornare in carcere le 5 donne della valle Aurina

Vicine a una setta religiosa, erano tornate in libertà dopo il patteggiamento. Ora dovrebbero rientrare in prigione, ma gli avvocati chiedono misure alternative

L’ARRESTO Il caso che sconvolse l’Alto Adige
IL PATTEGGIAMENTO Due anni e sei mesi a testa



BOLZANO. Dovrebbero tornare in carcere le cinque donne della valle Aurina che avevano patteggiato una pena di due anni e sei mesi di reclusione a testa per maltrattamenti aggravati nei confronti di due minorenni, figli di una di loro.

Le donne si erano rese responsabili dei maltrattamenti nel contesto di una quotidianità familiare caratterizzata da fanatismo religioso: erano infatti vicine ad una vera e propria setta. Le cinque donne, della Valle Aurina, subito dopo il patteggiamento dello scorso giugno erano provvisoriamente tornate in libertà, dopo un primo periodo di custodia cautelare.

Ora dovrebbero però tornare in carcere per finire di scontare la pena ma i loro avvocati hanno presentato una richiesta al tribunale di sorveglianza di concedere una misura alternativa in quanto le cinque donne sarebbero incompatibili con la detenzione a causa di problemi psicologici. La decisione del tribunale verrà presa in marzo.

Nel frattempo verrà effettuata una perizia per valutare le condizioni psicologiche delle cinque donne e la loro compatibilità con la detenzione.













Altre notizie

Attualità