La denuncia

Accerchiata e presa a sputi, donna aggredita dal branco a Merano

È successo in via 30 Aprile: cinque ragazzini hanno bloccato la donna diretta a casa in bicicletta. Settantenne sotto shock: «Volevo fuggire ma mi giravano intorno, per fortuna è arrivato un uomo a difendermi»



MERANO. Accerchiata e pesantemente importunata, con insulti e calci, da cinque giovanissimi per una decina di minuti che per la signora anziana, vittima di questa brutta esperienza, devono essere sembrati infiniti.

Protagonista dell’ennesima vicenda, capitata l'altra sera e che vede protagonista spocchia e arroganza giovanile, è una donna che in sella alla sua bici stava semplicemente pedalando verso casa.

La donna stava percorrendo via 30 Aprile, transitando di fronte al campetto da basket adiacente al complesso scolastico, con l’intenzione di proseguire fino all’incrocio con via Carducci per poi svoltare a sinistra in direzione delle Passeggiate e proseguire verso Maia Alta.

Purtroppo però, erano circa le otto di sera, dal campetto da basket, in quel preciso momento, è uscito un gruppetto di cinque ragazzini, tra i 12 e i 14 anni di età, che non hanno trovato di meglio da fare se non inseguire la donna sulla bici, fino a raggiungerla.

A quel punto, senza essere stati provocati in alcun modo, i ragazzini hanno deciso di importunarla, principalmente in modo verbale ma non solo. Arrivati all’incrocio tra via 30 Aprile e Corso della Libertà l’hanno accerchiata, iniziando a rilevare con tono offensivo la sua età e il fatto che stesse procedendo in modo lento.

Poi, con le loro biciclette – da specificare, tutte da donna - hanno accerchiato la signora sfrecciandole di fronte e a lato in modo da ostacolarne la marcia.

Spaventata, la donna si è fermata chiedendo ai ragazzi che cosa intendessero fare e per tutta risposta i cinque hanno iniziato a scalciare la sua bici, girarle attorno, appellarla con termini inqualificabili per tutto il tratto della via che porta all’incrocio con via Carducci quando i giovani, assicuratisi che nei paraggi non ci fosse nessuno, hanno letteralmente bloccato la marcia della donna.

«Ero spaventatissima, accerchiata rischiavo di cadere, non sapevo che fare e soprattutto non capivo che cosa loro avrebbero potuto fare a me. All’inizio, quando sono usciti dal campetto e si sono avvicinati, pensavo che volessero semplicemente percorrere il mio stesso tragitto, poi però hanno iniziato a insultarmi e girarmi attorno e all’incrocio con via Carducci mi hanno fermata.

A quel punto, hanno iniziato a chiedermi dove andassi, insultando la mia persona e invitandomi a tirare fuori dei soldi per loro», racconta ancora impietrita la signora che aggiunge: «Avrei voluto scappare via, ma erano in cinque, continuavano a girare attorno alla mia bici, ci sputavano addosso e io ero spaventata al punto da non sapere cosa rispondere.

Per fortuna che ad un certo punto da via 30 Aprile un uomo si è avvicinato a questi ragazzi e li ha affrontati. A quel punto, anche per l’arrivo di altre persone che credo avessero assistito a quella parte finale della scena, i cinque ragazzini si sono fermati, limitandosi ad inveire contro tutti. Hanno dato due calci alla mia bici ma alla fine se ne sono andati via», conclude il racconto la donna ancora visibilmente scossa da quanto accaduto.

A quanto pare, secondo alcuni residenti della zona, l’ultima aggressione da parte di questo gruppetto di cinque ragazzini che girano in bicicletta non rappresenterebbe un caso isolato. J.M.













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