Ai test Covid 6 meranesi su 10: in tre giorni trovati 355 positivi 

Gli esami. Concluso lo screening a tappeto della popolazione: in città da venerdì a ieri hanno partecipato in 23.791 Fabrizio Piras, polizia municipale: «Grande sforzo operativo da parte di diverse centinaia tra volontari e operatori»


Jimmy Milanese


Merano. Nel weekend, circa sei meranesi su 10 hanno partecipato allo screening di massa organizzato dalla Provincia. L’obiettivo era sottoporre almeno il 67% delle popolazione altoatesina all’esame del tampone rapido capace di restituire un’istantanea della situazione epidemiologica dell’Alto Adige e sono stati circa 23.791 i meranesi a sottoporsi al test (41.605 i residenti). Un risultato soddisfacente ma provvisorio, visto che fino a mercoledì è ancora possibile effettuare il test rapido presso le farmacie e gli ambulatori medici già operativi nel weekend.

I dati dello screening, aggiornati alle 20 di ieri, indicano che i in 355, l’1,5%per cento dei testati, sono risultati positivi ai test rapidi dell’antigene per la rilevazione del coronavirus. A queste persone è stata immediatamente comunicata la positività e richiesto di andare in isolamento per dieci giorni; quindi avvisare il medico curante in caso di insorgenza di sintomi della malattia.

Proprio visto l’alto numero di cittadini che hanno preso parte al test sabato, le negatività registrate ieri sono state comunicate anche dopo diverse ore, con qualche preoccupazione per chi attendeva una risposta negativa, necessaria per potersi presentare al posto di lavoro oggi. Anche ieri, come sabato, la linea telefonica informativa messa a disposizione dalla Provincia è risultata costantemente occupata e i meranesi non hanno mancato di riversare le loro lamentele sui social network. Questo, nonostante la giornata di ieri abbia fatto registrare una minor affluenza di cittadini ai vari punti di controllo, rispetto a quanto si era visto sabato.

A spiegare come si è svolta la giornata di ieri, Fabrizio Piras, comandante della polizia municipale: «C’è stata minore affluenza rispetto a sabato, ma la speranza è che il grande sforzo operativo da parte di diverse centinaia tra volontari e operatori alla fine venga ripagato dai dati dell’affluenza».

Se invece si va a dare uno sguardo ai risultati provvisori dello screening, un dato emerge: tra i quasi 1700 test effettuati dai soli medici di base, l’incidenza dei positivi (3,8%) risulta di gran lunga maggiore rispetto a quanto fatto registrare da altri punti di controllo. Altro dato: a fronte di una percentuale di positivi che venerdì sfiorava il 3% dei testati, nel weekend questo valore si è dimezzato, come a indicare che chi aveva qualche motivo per pensare di essere positivo abbia deciso di recarsi il primo giorno ad eseguire il test.













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