Augscheller: «Globalizzare? Sì, i diritti. Per chi è emarginato»

Merano. Lo scorso finesettimana ha avuto luogo il secondo congresso di Sinistra Italiana, in formato digitale. Ai lavori ha partecipato anche una delegazione della Sinistra-die Linke sudtirolese, con...



Merano. Lo scorso finesettimana ha avuto luogo il secondo congresso di Sinistra Italiana, in formato digitale. Ai lavori ha partecipato anche una delegazione della Sinistra-die Linke sudtirolese, con un contributo dell’ex consigliere comunale David Augscheller (Sinistra Ecosociale).

Innanzitutto Augscheller evidenzia «quanto sia importante che la sinistra sia rappresentata nelle istituzioni. È grazie all’impegno della sinistra che il dibattito sulla patrimoniale si è rinnovato a livello nazionale. Penso anche all’applicazione del divieto di fornitura di armi allo Yemen e all’Arabia Saudita. Cito anche l’impegno permanente e instancabile del compagno Erasmo Palazzotto e di molti altri compagni, grazie ai quali si è creata attenzione pubblica per chiarire l’assassinio di Giulio Regeni e per la liberazione di Patrik Zaki. Vorrei citare anche l’impegno quotidiano del nostro partito a favore della scuola pubblica e della sanità pubblica. Finché non diamo la giusta attenzione alla scuola, alla sanità e alla ricerca tagliamo il nostro futuro».

«Come rappresentante di un territorio periferico – prosegue Augscheller – ma al contempo anche cerniera tra il mondo italiano e quello di lingua tedesca, seguiamo sempre anche ciò che succede a nord delle Alpi. Un esempio è Bodo Ramelow, primo ministro della Turingia della Linke, che è riuscito a contenere una forza di estrema destra come l’AfD. Anche noi fra gli altri obiettivi abbiamo il compito di arginare l’estrema destra. Fare politica di sinistra è anche questo. E si ottiene con misure concrete a favore dei lavoratori, della giustizia sociale, dei diritti umani, a favore di un cambiamento ecologico radicale. Noi che siamo terra di Alexander Langer, di cui siamo gli eredi, abbiamo seguito con grande interesse l’iniziativa Equologica. Non si può sottolineare abbastanza l’importanza del binomio giustizia sociale ed ecologia. Una sinistra moderna deve essere una sinistra di stampo ecosociale. L’attenzione alle minoranze etniche deve continuare ad avere un ruolo non secondario all’interno del partito. Per me ha un grande significato il fatto che il partito abbia permesso che a livello territoriale il nostro nome possa essere ufficialmente bilingue, Sinistra/die Linke. In una provincia in cui la sinistra storicamente è stata debole, questo è un segno importante che ci permette di radicarci meglio nel territorio. Dobbiamo prestare sempre maggiore attenzione alla dimensione europea. Di fronte alla globalizzazione dei processi economici, dobbiamo porci l’obiettivo di “globalizzare” i diritti dei lavoratori, dei precari, degli emarginati, delle minoranze, di dare sostegno a chi è senza lavoro, chi è emarginato. Ma mentre in Giordania si è deciso di vaccinare anche i 660 mila rifugiati, in Europa i migranti vengono respinti ai confini bosniaci e la polizia impedisce agli europarlamentari di visitare i campi profughi. La nostra idea di Europa è un’altra».













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