Azienda di soggiorno, il Comune aspetta 

Un gruppo di lavoro si è espresso perché l’ente resti pubblico, ma il parere non è arrivato a Bolzano



MERANO. Nonostante il gruppo di lavoro costituito alla fine della primavera dello scorso anno per valutare, all’interno della riforma provinciale della legge sul turismo, se avesse ancora senso tenere in piedi l’Azienda di soggiorno di Merano come ente pubblico, abbia concluso il proprio impegno da almeno un paio di mesi, a Bolzano non è ancora stato formalizzato ufficialmente l’esito dei lavori.

A renderlo noto è Raffael Mooswalder, segretario particolare del presidente della Provincia Arno Kompatscher: “Fino a quando la relazione del gruppo di lavoro non ci sarà stata consegnata – spiega Mooswalder – non possiamo valutarne i contenuti e quindi tanto meno prendere una decisione. Vorrei però tranquillizzare tutti, nel senso che il mantenimento dello status attuale di Azienda soggiorno di Merano non è tra le priorità, nel senso che la nuova legge prevede comunque questo ente e quindi nessuno ha urgenza di effettuare delle modifiche a breve”.

Nei giorni scorsi era stato l’ex presidente di Idm Thomas Aichner a confermare le conclusioni alle quali era arrivato il gruppo di lavoro. I vantaggi nel mantenere Azienda soggiorno ente pubblico erano stati valutati decisamente superiori agli svantaggi. E del gruppo di lavoro oltre ad Aichner, attualmente inserito nell’organico provinciale, ma grande conoscitore del turismo provinciale, faceva parte anche il direttore dell’ufficio provinciale turismo Hansjoerg Haller, due esponenti che in Provincia non contano poco.

Però ora viene da chiedersi che fine abbia fatto l’elaborato finale del gruppo di lavoro che di fatto promuove Azienda soggiorno nella struttura attuale, visto che da Bolzano ne lamentano la mancata consegna. “Attendiamo che il Comune di Merano, il sindaco Paul Rösch e l’assessora Gabriela Strohmer – conferma Mooswalder – ci comunichino l’esito dei lavori e la loro commissione”.

“Il gruppo di lavoro – replica a stretto giro di posta Strohmer, che a Merano è sinonimo di famiglia impegnata nel turismo con i propri alberghi – non aveva il compito di decidere cosa fare di Azienda soggiorno, ma di mettere solo a raffronto i pro e i contro di un’azienda pubblica con una parzialmente privata”. Però il Comune non ha fatto il passo seguente, di fatto vanificando l’opera del gruppo di lavoro. “So per certo – continua Gabriela Strohmer – che Azienda di soggiorno ha incaricato un commercialista indipendente per valutare la forma giuridica più adatta e questa consulenza è stata trasmessa dall’ente a Bolzano. Nelle prossime settimane parlerò con il presidente Kompatscher per trovare una soluzione”.

I detrattori di Strohmer, sin dall’inizio più propensa a un ente turistico non pubblico e più dinamico, invece sostengono un’altra tesi. Siccome l’elaborato del gruppo di lavoro promuoveva Azienda soggiorno così com’è oggi, ente di diritto pubblico, meglio lasciar decantare il tutto, senza alcuna decisione ufficiale del Comune e lasciare alla presidente Ingrid Hofer, parte in causa in quanto presidente di Azienda soggiorno e quindi non senza imbarazzi, il compito di presentare a Bolzano il parere di un commercialista, di fatto mettendo nell’angolo il gruppo di lavoro. Un gioco interno all’Svp, che fino a oggi ha avuto mani quasi libere sull’ente turistico. Ora però è più che necessario un intervento autorevole del sindaco Paul Rösch per dire una volta per tutte quale sarà il futuro di Azienda soggiorno, ovviamente Provincia permettendo.(rog)













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