Azzannato al volto dal rottweiler 

L’aggressione. A Maia Bassa un cane ha assalito senza motivo un settantenne, ferendolo gravemente alla testa «Se avesse affondato i denti un centimetro e mezzo più in là, mi avrebbe reciso l’aorta». Tre ore per l’operazione


Sara Martinello


MERANO. Tre ore di operazione per ricucire un volto che non tornerà mai più come prima. E tanta paura, all’improvviso, col rischio di un nuovo infarto. Quanto successo a un settantenne meranese a Maia Bassa ha dello spaventoso: un rottweiler l’ha assalito, buttato giù per una scalinata e azzannato con violenza al volto e alla gola, arrivando a un centimetro e mezzo dall’aorta. Ora, partita la denuncia della polizia di Stato, l’uomo deve far fronte a due problemi. Innanzitutto il fatto che sul cane non fosse stata stipulata un’assicurazione, e poi il timore di avere per sempre il terrore dei cani, di qualunque razza questi siano.

L’aggressione.

Il fatto risale al primo marzo. «Dovevo andare dal barbiere, a Maia Bassa – racconta il settantenne –. In strada, però, non ho trovato neanche un posto libero, quindi ho pensato di occupare quello privato di un mio vicino di casa, chiaramente col suo permesso. Parcheggiata l’automobile, ho salito i cinque gradini che separano il marciapiede dall’entrata dell’esercizio di proprietà del mio vicino, in modo da potergli chiedere il favore». L’uomo suona il campanello, il vicino di casa dice al ragazzo alla porta di aprire. Bastano pochissimi secondi, il tempo che il settantenne si affacci nell’androne della palazzina, perché il rottweiler di proprietà del vicino di casa scatti. «Era sotto un tavolo nell’esercizio del mio vicino – riprende l’uomo – e in un attimo ha divorato i cinque, sei metri che ci separavano per piombarmi addosso. Ho sentito che mi azzannava la gola, che mi buttava giù per quei cinque gradini, fino ad abbattermi sul marciapiede». Poi più nulla, l’uomo sviene. Nel frattempo il giovane padrone si precipita in strada, cerca di staccare il rottweiler dal corpo dell’uomo. Viene chiamata un’ambulanza, che trasporta il corpo esanime dell’uomo all’ospedale Tappeiner.

Tre ore di operazione.

Dopo diversi giorni in ospedale, ora il settantenne mostra i segni dell’aggressione. Cerotti enormi sotto il quali i tessuti epiteliali si stanno ricomponendo. «Le cicatrici – dice – mi resteranno finché campo». I morsi del cane gli hanno fatto saltare la dentiera: «Ma il dentista mi ha detto che per rimettere le protesi bisognerà aspettare almeno un mese, e che in ogni caso non potrò tornare a masticare come prima, visto che il rottweiler mi ha azzannato anche parte della bocca. Sul fianco sinistro ho un enorme livido blu che mi sono procurato cadendo sugli scalini e poi sul marciapiede, ma sembra che per il resto l’urto non abbia fatto danni maggiori. Al Tappeiner per operarmi non potevano farmi l’anestesia totale, perché avevo mangiato da poco. Devo ringraziare la pazienza delle due dottoresse che pian piano, tratto dopo tratto, puntura dopo puntura, in ben tre ore mi hanno ricucito il volto. Sono stato fortunato, perché se i suoi denti fossero affondati un centimetro e mezzo più in là, il cane mi avrebbe reciso l’aorta. Quel che è certo, mi hanno detto in ospedale, è che un bambino aggredito in quel modo, con quella violenza, non ce l’avrebbe fatta».

Nessun risarcimento.

Ad oggi sembra che per il settantenne non ci sarà alcun risarcimento, perché il padrone del rottweiler non ha stipulato alcuna assicurazione sul proprio cane. «Mi è venuto a trovare, era in lacrime. Il cane è stato portato alla Sill, a Bolzano, ma ora è di nuovo a Merano col padrone, con l’obbligo di museruola. In questi giorni di convalescenza sono uscito di casa pochissimo, lo stretto indispensabile. Ma non so come potrebbe comportarsi il mio cuore se per strada vedessi un cane corrermi incontro o puntare verso di me».













Altre notizie

Attualità