Botti di Capodanno, Rösch a muso duro con l’Hgv
La festa delle polemiche. Lettera del sindaco indirizzata ai soci dell’unione albergatori «Troppi hotel non osservano il divieto sui giochi pirotecnici: l’anno prossimo tolleranza zero»
Merano. Era stata una delle sue decisioni più appariscenti (e contestate) nella prima annata di legislatura, ora torna alla carica: il sindaco Paul Rösch contro i botti di Capodanno. Una festa sempre più controversa in tempi recenti,vedasi il polverone sul party per i giovani annunciato e poi annullato che nell’ultima edizione ha scatenato scintille tra fazioni politiche, anche all’interno della stessa maggioranza, coinvolgendo l’Azienda di soggiorno e dividendo la città.
Ma a tornare al centro dell’attenzione adesso sono i botti attraverso una lettera indirizzata alla Hgv meranese, l’unione degli albergatori, nella quale Rösch garantisce “tolleranza zero” nei confronti di chi nel passaggio d’anno 2020-2021 contravverrà al regolamento di polizia urbana che proibisce gli scoppi, dai petardi ai mortaretti fino ai veri e propri fuochi d’artificio. Regola che Rösch aveva imposto nel dicembre 2015, salvo fare marcia indietro a causa del ritardo della comunicazione denunciato in primis soprattutto dal comparto turistico-alberghiero. Divieto poi ribadito nelle successive edizioni. Con effetti sempre meno incisivi di edizione in edizione. Come ammesso dallo stesso sindaco nella missiva, il mancato rispetto delle norme quest’anno è stato fin troppo evidente.
L’accusa agli hotel.
Se Rösch sarà ancora primo cittadino, quando la minaccia diverrà concreta il 31 dicembre prossimo, saranno gli elettori a deciderlo il prossimo mese di maggio. A ogni modo il sindaco appoggiato dai Verdi - e anche questa uscita, come tutto o quasi ormai già da qualche tempo, può essere letta in chiave elettorale - ha deciso di comunicare per tempo. Fra l’altro pure sul sito del Comune. «A seguito dei recenti festeggiamenti per il nuovo anno – afferma Rösch nella lettera indirizzata ai soci dell'Hgv – numerose persone hanno presentato a me personalmente e all’amministrazione comunale le loro lamentele per gli effetti pirotecnici che hanno illuminato Merano la notte di San Silvestro. I botti sono stati accesi in parte da privati cittadini, ma soprattutto – in forma ben più appariscente e con conseguente maggior fragore – da numerosi hotel».
Le osservazioni.
«I giochi pirotecnici a San Silvestro rappresentano una moda destinata a cadere sempre più in disuso» sostiene Rösch. «Quest’anno, ad esempio, ne hanno fatto a meno anche le città di Bolzano, Bressanone e Vipiteno. La rinuncia alle batterie pirotecniche è figlia di una più diffusa presa di coscienza, da parte della popolazione e di numerosi ospiti, dei danni ambientali che l’esplosione di razzi e petardi provoca. Le tante voci di protesta che si sono levate contro i botti di Capodanno sono una chiara dimostrazione di questa crescente consapevolezza. A destare perplessità, oltre ai rifiuti che vengono prodotti e disseminati nell’ambiente e allo stress che animali domestici e selvatici devono sopportare, è soprattutto l’inquinamento atmosferico causato dagli spettacoli pirotecnici. Ho già dato disposizioni alla polizia locale affinché in occasione del Capodanno 2020 vengano intensificati i controlli».
La tempistica.
Sul preavviso, non c’è da discutere: Rösch evidenzia come gli albergatori che finora hanno organizzato spettacoli pirotecnici in proprio potranno comodamente modificare il programma di fine anno per i loro clienti rinunciando ai botti. «Ovviamente – chiarisce il sindaco – il medesimo sollecito è rivolto anche a tutti i privati. Da parte sua, l’amministrazione comunale provvederà con l’avvicinarsi del prossimo San Silvestro a intensificare l’opera di sensibilizzazione e a ricordare a tutta la popolazione il divieto di esplodere fuochi pirotecnici e i loro effetti nocivi per la salute umana e per l’ambiente. Vogliamo offrire a coloro che festeggiano San Silvestro a Merano, meranesi oppure ospiti, la possibilità di celebrare in allegria il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Ma non dimenticandoci di rispettare i nostri concittadini più deboli e la natura, così importante per la bellezza della nostra terra». SIM