Merano. I buoni rilasciati dai tassisti a over 70, donne e persone con disabilità passano dalla forma cartacea al digitale: con questo provvedimento il Comune intende evitare all’utenza la briga di andare in municipio per il rimborso delle corse e rendere così più snella e appetibile la possibilità di fruire del servizio taxi lasciando a casa l’automobile (per chi ne ha una) e, in ogni caso, viaggiando in sicurezza.

L’iniziativa prevede infatti che dal primo gennaio i residenti si possano registrare tramite codice fiscale in un’app per smartphone alla quale avranno accesso i tassisti e i Comuni aderenti.

Potrebbe essere visto come un’imposizione, un impedimento per chi non sia avvezzo all’uso dello smartphone, ma pure come uno stimolo a imparare un passo alla volta a semplificarsi la vita, contando che la migrazione online di una sterminata gamma di servizi e l’informatizzazione burocratica è in atto in Italia da più di due decenni.

La nuova procedura.

Nel 2021 la procedura di rimborso delle corse sarà digitalizzata e quindi semplificata: l’app permetterà ai tassisti di registrare i passeggeri tramite il rispettivo codice fiscale e di trasmetterlo assieme a tutti gli altri dati (importo, durata e tragitto della corsa nonché firma digitale del passeggero) all’amministrazione comunale, che provvederà a rimborsare la somma di 5,50 euro a corsa agli utenti. Questi ultimi dovranno presentarsi allo sportello con la tessera sanitaria e con un documento di riconoscimento valido, senza dover più esibire il buono e la ricevuta in forma cartacea rilasciati dal tassista. In municipio il rimborso è effettuato dall’Ufficio del cittadino (stanza A1 al piano terra).

Con questi tre servizi il Comune di Merano mira a promuovere – anche nei prossimi tre anni e assieme ad altri otto Comuni del circondario – la sicurezza e l’autonomia personale. Nei prossimi giorni, per illustrare le novità prevista a partire dal 2021, saranno distribuiti volantini informativi, mentre i tassisti applicheranno sulle loro vetture di servizio un apposito adesivo che renderà visibile la loro adesione al progetto.

Le regole per l’utenza.

Per poter utilizzare uno dei tre servizi taxi e aver diritto al rimborso bisogna risiedere in uno dei Comuni che partecipano all’iniziativa (Merano, Lagundo, Caines, Lana, Marlengo, Rifiano, Tirolo, Cermes e Scena). Le corse del taxi rosa non sono cumulabili con quelle del taxi per persone anziane e con quelle del taxi per i disabili. Le donne ultrasettantenni o con un’invalidità pari o superiore al 74 per cento possono utilizzare indifferentemente i tre servizi fino a un massimo annuo di 52 corse (ad esempio 25 corse con il taxi per anziani e 27 corse con il taxi rosa). Per poter fare una corsa rimborsabile bisognerà avere con sé il codice fiscale o la tessera sanitaria. Per ragioni contabili, il Comune ricorda che nel periodo compreso fra il 23 dicembre e il 14 gennaio di ogni anno non possono essere effettuati rimborsi.

Ogni donna dai 16 anni in poi può usufruire del taxi rosa per corse tra le 20.30 e le 6. Il rimborso è pari a 5,50 euro a corsa e può essere richiesto per un massimo di 52 corse l’anno. Il taxi rosa può essere utilizzato congiuntamente da un massimo di quattro donne, a fronte però di un unico rimborso.

Del servizio per le persone anziane possono usufruire le persone che hanno compiuto i 70 anni. Per un massimo di 25 corse è previsto un rimborso di 5,50 euro a corsa. Il taxi può essere utilizzato ogni giorno a qualsiasi ora.

Lo stesso rimborso spetta agli utenti del taxi per le persone disabili, che possono utilizzare il servizio sette giorni su sette, 24 ore su 24, da soli o accompagnati. Possono godere di questa agevolazione le persone disabili per le quali è stata attestata, da parte di un ente pubblico, un’invalidità pari o superiore al 74 per cento.

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