la comunità comprensoriale 

Burgraviato, premi a raffica 

Ne beneficiano tutti i dipendenti: in tutto quasi 400 mila euro


di Giuseppe Rossi


MERANO. È un mese di maggio di quelli da festeggiare per i 382 dipendenti della comunità comprensoriale del Burgraviato. Ogni dipendente, in proporzione diversa rispetto al suo ruolo e al suo inquadramento con la prossima busta paga riceve il premio produttività approvato dalla giunta comprensoriale presieduta dal sindaco di Scena Alois Kröll. In totale il Burgraviato ha erogato quasi 400 mila euro di premi, 394 mila per la precisione.

Alla spartizione di questa capiente cesta di soldi non parteciperanno i dirigenti del Burgraviato, che riceveranno un premio separato e sicuramente più consistente, se rapportato al singolo funzionario. Se si facesse una media stiamo parlando di oltre mille euro per dipendente, ma stiamo parlando di una suddivisione che non è quella reale.

Il 40 per cento di quella somma totale verrà erogata senza che sia stato raggiunto alcun obiettivo da parte dei dipendenti, ma matura solo per il fatto di essere stati presenti sul posto di lavoro. Il rimanente per cento viene invece suddiviso tra i dipendenti più meritevoli a discrezione dei dirigenti e qui le cifre possono variare anche di molto tra funzionario e funzionario.

Pur trattandosi di un ente pubblico i singoli importi non sono stati allegati alla delibera e pertanto è praticamente impossibile capire chi ha preso cosa o se tutti i dipendenti sono stati premiati, cosa questa che potrebbe suscitare qualche perplessità. Il comprensorio, va anche detto, è una realtà in continua evoluzione, in particolare il settore sociale. Da alcuni anni infatti il Burgraviato sta prendendo il posto dei Comuni nella gestione delle case di riposo. A fare da apripista è stato il Comune di Scena, del resto il suo sindaco è il presidente del comprensorio. Poi si sono accodati anche Tirolo e altri Comuni, tipo Lagundo, stanno pensando di fare la stessa cosa.

Questo significa che il numero dei dipendenti del comprensorio è ulteriormente destinato ad aumentare, come anche le ricerche di personale qualificato, ad esempio operatori socio sanitari, infermieri o assistenti sociali.

Una gestione centralizzata di più case di riposo in futuro potrebbe portare a creare sinergie e risparmi oltre che maggiore competenza nella gestione amministrativa delle strutture.

Tre sono e restano i rami di attività del comprensorio: i servizi sociali con distretti territoriali, assistenza disabili, aiuti economici e ora case di riposo, la mobilità con il settore piste ciclabili che con il passare degli anni sta completando la costruzione delle strutture sovracomunali e l'ambiente con la gestione rifiuti, la raccolta e lo smaltimento con l'impianto di stoccaggio Tisner Au e l'impianto di fermentazione.

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