«Bus elettrici per evitare lo stop agli euro 3» 

Il sindaco e l’assessore Rohrer: il blocco è solo una soluzione paracadute Si punta su carpooling e trasporto pubblico. «Flotta dei pullman da svecchiare»


di Simone Facchini


MERANO. «Il blocco dei veicoli diesel è la soluzione paracadute. Faremo di tutto per evitare di ricorrervi». Il sindaco Paul Rösch e l’assessore alla mobilità e all’ambiente Madeleine Rohrer ieri hanno presentato la ricetta “alla meranese” per curare il livelli critici di NO2, il diossido di azoto, inquinante nocivo per la salute. E hanno colto l’occasione far uscire alla scoperta la Provincia: «Merano vuole i bus elettrici».

Effetto canyon. Le analisi delle qualità dell’aria hanno bocciato Merano che sfora il valore limite di NO2 in diverse zone. Fra le altre, la parte alta di via Roma, via Rezia e il tunnel delle Terme: arterie stradali che per via del traffico denso e delle caratteristiche edificatorie presentano una situazione di “effetto canyon.

«Dal punto di vista morale e giuridico siamo tenuti a salvaguardare la salute della popolazione meranese» ha premesso Rösch. Alla pari della altre amministrazioni coinvolte nel problema – Bolzano ma anche Laives e Bressanone - la sua giunta è tenuta a presentare oggi alla Provincia il pacchetto di misure decise per ridurre le emissioni. A illustrarle è l’assessore Rohrer: «Agiamo su tre livelli differenti: ciò che già stiamo facendo, quello che abbiamo in animo di portare avanti e il paracadute da azionare nel caso in cui le prime due fasi non dovessero portare ai risultati auspicati».

Tre livelli. Tra i provvedimenti già contemplati sono compresi il potenziamento della linea bus 6, il progetto Pedibus (bambini accompagnati a scuola a piedi), la progettazione di un sistema di regolazione semaforica intelligente e, in fase di decollo, il progetto carpooling (la condivisione dell’auto privata per gli spostamenti) sostenuto dal Burgraviato e da alcuni Comuni limitrofi, «perché il pendolarismo, come le recenti rilevazioni propedeutiche al nuovo Put hanno messo in luce, è fonte sostanziale dell’aumento del traffico». A proposito del Piano urbano del traffico al quale sta lavorando l’ingegner Ciurnelli, e questo è il secondo livello di azione, «dovrà tenere conto di queste problematiche e proporre una serie di misure per ridurre la NO2. Pure per questo spingiamo affinché il documento sia pronto e approvato entro l’anno». Il nuovo Put dovrà specificare inoltre quali zone dovranno essere interdette ai diesel nel caso in cui il pacchetto di misure dovesse fallire: e qui si passa ail terzo livello di interventi. «Siamo pronti ad aprire il paracadute qualora fosse necessario. Ma la situazione di Merano, con sforamenti inferiori al 10% delle soglie, è meno nera di quella di Bolzano» ha chiosato Rohrer. «Non vogliamo imporre divieti di circolazione – ha rilanciato il sindaco - anche se non nego che l’ipotesi dello stop ai diesel è prevista dalla delibera della giunta comunale (il collega bolzanino Caramschi sta pensando a blocchi a fasce orarie degli euro 3, ndr). Tuttavia costituisce il freno di emergenza, qualora i nostri sforzi dovessero rilevarsi vani, al fine di tutelare la salute dei cittadine.

Bus elettrici. Contestualmente è arrivato, chiaro e tondo, l’appello alla Provincia: «Bisogna decarbonizzare al più presto la flotta degli autobus, investendo in un'alternativa a bassa emissione. I bus elettrici costituiscono un'opzione attraente e sostenibile per il trasporto pubblico nel centro città».

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