Merano. Ancora un caso di campeggio abusivo, questa volta nel parcheggio di via Palade. Sono aumentati di frequenza, negli ultimi mesi, gli interventi delle forze dell’ordine per sgomberare situazioni di “accampamento” illegali. Da rione San Viglio a Sinigo, per citare qualche precedente, fino al parcheggio del Combi dove lo sgombero è avvenuto in pieno lockdown.

Assembramento.

In quell’occasione l’assembramento di persone, in un periodo in cui le norme per il distanziamento sociale erano ben più stringenti di quelle (comunque a volte poco chiare) di oggi, era stato il motivo scatenante dell’operazione che aveva portato all’allontanamento di alcuni camper. La triste e comune dote, in questi casi, sono i rifiuti abbandonati.

L’intervento.

I carabinieri, con il successivo supporto della polizia locale e quella di Stato, domenica sono entrati a verificare quanto stava avvenendo nel parcheggio gestito dalla società Meranarena, inhouse del Comune. La denuncia di utilizzo “fuorilegge” dell’area era corsa anche sui canali social.

Ci sono volute quattro ore di intervento per concretizzare lo sgombero di famiglie che del camper fanno la loro abitazione e che sostavano nel parcheggio verosimilmente già da sabato. Le regole del codice della strada dicono che fino a quando il camper posteggia nelle stesse condizioni di un’automobile non sussiste problema. Altro è campeggiare, vale a dire collocare arredi fuori dal mezzo e praticare attività esterne.

A quel punto, per essere in regola bisogna trovarsi in un’area autorizzata allo scopo.

Grigliate.

Quando le forze dell’ordine sono arrivate hanno assistito a tutt’altro che a un parcheggio ordinario: era più un ritrovo, con tanto di grigliate che coinvolgevano una ventina di persone e più caravan. Sarebbero entrati approfittando del fatto che l’accesso era libero: alcune delle famiglie presenti a suo tempo già individuate in altri siti meranesi dove avevano tenuto analoghi comportamenti.

Rifiuti.

Fatto sta che, se si campeggia, si producono rifiuti. E quei rifiuti devono essere smaltiti secondo le regole civili. Regole che in queste situazioni vengono sistematicamente disattese.

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